rotate-mobile
Nardò Nardò

Arringa per salvare il giudice di pace. “Impegno urgente dei candidati sindaco”

Il presidente della Camera civile invita i candidati a Nardò a garantire apertura e funzionamento degli uffici giudiziari

NARDO’ – Un impegno serio e concreto da parte dei prossimi amministratori di Nardò per garantire non solo il mantenimento, ma anche il regolare ed efficiente servizio degli uffici del giudice di pace. A poche settimane dal voto per le amministrative un nuovo e accorato appello all’indirizzo dei candidati sindaco in terra neretina, Marcello Risi, Pippi Mellone, Antonio Vaglio e Massimo De Marco, è stato rivolto dal consiglio direttivo della Camera civile salentina e dal suo presidente, l’avvocato Salvatore Donadei. La questione nevralgica resta il funzionamento dell’ufficio del giudice di pace di Nardò ancora alle prese con notevoli disservizi, disfunzioni e rallentamenti dell’attività giudiziaria.         

A poche settimane dalla consultazione amministrativa del 5 giugno, ed alla scadenza della seconda proroga (prevista per il 1 giugno 2016), concessa dal presidente della Corte d'appello, proprio su iniziativa dell'associazione forense guidata da Donadei il sodalizio ritiene che sarebbe auspicabile esprimere, attraverso i programmi per la città, da parte di coloro che aspirano a governarla, la volontà, e le modalità, perché il presidio periferico di giustizia possa restare "aperto", con un funzionamento sufficientemente adeguato, garantito da risorse, umane ed organizzative, all'altezza.

Com'è noto infatti la vigente normativa governativa, in ossequio al principio di accentramento che disciplina la politica della geografia giudiziaria in tutto il territorio nazionale, lascia agli enti territoriali interessati la possibilità di provvedere, con oneri a proprio carico, al manteninento di tali uffici, altrimenti destinati alla soppressione definitiva. In tale direzione La camera civile rimanda all'esempio virtuoso della vicina comunità di Tricase che depone a favore dell'idea che, ove si voglia politicamente perseguire questo obiettivo, di interesse comune e generale, anche considerato il bacino di utenza che coinvolge le vicine comunità di Galatone, Porto Cesareo, Copertino, Leverano, il risultato potrà essere concretamente conseguito, prevedendo a bilancio le somme necessarie (nel caso di Tricase circa 200mila euro annui).

"Gli avvocati confidano in una presa di coscienza vera, ed in un impegno determinato degli aspiranti sindaci e delle loro coalizioni” chiosa Donadei “su una tematica come quella della giustizia e della sua amministrazione, per la quale dovrebbe essere prioritario l' impegno di chi, per il ruolo che si accinge a svolgere, dovrebbe, e certamente ha, a cuore gli interessi generali degli utenti finali di tale servizio essenziale, vale a dire i cittadini". Il mantenimento dell'attuale assetto, con le due unità ministeriali eccezionalmente staccate da Lecce, grazie all'abnegazione di Camera Civile ed alla sensibilità e disponibilità del presidente Dell'Anna, cesserà il 1 giugno e, in mancanza di impegni precisi della "politica" locale, interlocutore il ministero di via Arenula, si dovrà dire definitivamente addio all'ufficio del giudice di pace di Nardò.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Arringa per salvare il giudice di pace. “Impegno urgente dei candidati sindaco”

LeccePrima è in caricamento