NARDO’ – Una bancarotta fraudolenta da oltre 1 milione di euro e scatta l’arresto per l’ex amministratore di una ditta specializzata nella rivendita al dettaglio di auto usate di Nardò, dichiarata fallita nel 2010. Le manette, questa mattina, sono scattate ai polsi di Livio Biagio Carafa, neretino, 50enne. Le indagini sono state condotte dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Lecce.

L’uomo è stato raggiunto dai finanzieri, presso la sua abitazione, dove gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Lecce, Antonia Martalò, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Giovanni De Palma. L’accusa, nei suoi confronti ,nello specifico, è di bancarotta fraudolenta aggravata.

Secondo gli investigatori delle “fiamme gialle”, nelle sue vesti di amministratore, Carafa si sarebbe reso autore di ingenti distrazioni, ai danni dei creditori, di disponibilità finanziarie per 1 milione 79mila e 888 euro. Le somme deriverebbero da pagamenti ricevuti e non contabilizzati, in relazione ai quali avrebbe indicato nel bilancio crediti inesistenti, poi altrettanto falsamente “azzerati” in prossimità del fallimento, per evitare la ricostruzione contabile.

All’ex amministratore è stato anche contestato di aver tenuto i libri contabili e le altre scritture anche in maniera tale da non consentire di individuare, tra le settantuno autovetture intestate alla società alla data di dichiarazione del fallimento, quelle ancora di proprietà.