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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Bandi scaduti da mesi per i servizi ai disabili. Buste ancora sigillate

La denuncia Cgil: “Quasi 2 milioni di euro per servizi destinati alla cittadinanza più svantaggiata e che non si sa quando e come saranno attivati”. Allarmante immobilità dell’amministrazione di Nardò e comuni dell’ ambito sociale

NARDO’ - L’ambito sociale di Nardò, nel mese di maggio del 2012, ha provveduto a pubblicare in Gazzetta ufficiale i bandi relativi ai servizi di assistenza domiciliare integrata (Adi), al servizio di assistenza domiciliare speciale (Sad), all’attivazione e gestione del centro sociale polivalente a favore dei soggetti diversamente abili, nonché all’attivazione del centro per la famiglia.

Servizi essenziali che sostengono nelle loro esigenze più vitali le fasce più svantaggiate dei cittadini dei comuni aderenti all’ambito, in particolare persone anziane e non autosufficienti.

Le ingenti risorse disponibili per l’attivazione di questi servizi sono relative all’ultimo triennio (2010-12) della progettualità per le politiche di ambito. “Una montagna di soldi per servizi essenziali destinati alla cittadinanza e che non si sa ancora quando e come saranno attivati”, denuncia la segretaria generale confederale Cgil Lecce, Antonella Cazzato.

Il sindacato parte dalle cifre: per quanto riguarda l’Adi, gli importi posti a base di gara superano i 918 mila euro,  per la Sad oltre 616 mila euro, per il centro sociale polivalente 490 mila euro per il centro per la famiglia poco più di 300 mila euro.

I termini entro i quali le ditte avrebbero dovuto consegnare le offerte sono abbondantemente scaduti (dal mese di luglio 2012), ma ad oggi - secondo quanto riferisce la nota sindacale - i plichi contenenti le offerte non sarebbero stati ancora aperti, non essendosi mai riunite le commissioni per la valutazione delle offerte.

La Cgil ritiene estremamente grave che servizi così importanti nel sostegno a fasce di cittadini particolarmente fragili siano pregiudicati da un agire del quale “non si comprendono le ragioni e sul quale non può che partire una forte denuncia”.

“Non conosciamo le ragioni per cui il presidente del coordinamento istituzionale dell’ambito territoriale di Nardò, nonché assessore ai servizi sociali del comune capofila, non abbia ancora proceduto a definire le procedure appaltanti; - incalza la segretaria - così come non comprendiamo le ragioni per le quali gli altri comuni aderenti all’ambito non abbiano in tutto questo tempo richiesto l’assegnazione degli appalti”.

Ritenendo quanto meno allarmate tale situazione, la Cgil chiede al sindaco di Nardò di intervenire quanto prima affinché tali risorse, ormai impegnate, si traducano finalmente in servizi effettivamente e concretamente fruibili dai cittadini. Il sindacato ha inoltre ritenuto di allertare anche l’assessorato regionale alle politiche di Welfare.

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