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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Mammografo trasferito al Fazzi. Dal Comitato Asl: “Scelta condivisa da cittadini”

I portavoce del Comitato consultivo misto presenti al tavolo del 13 gennaio hanno fatto sapere che la soluzione non è stata presa in autonomia dell'Azienda sanitaria locale

NARDO’ – Nuovo capitolo nella vicenda sul mammografo di Nardò. La scelta di trasferire lo strumento diagnostico dall’ospedale “Sambiasi” della cittadina al Polo oncologico di Lecce, sarebbe stata suggerita e condivisa dai cittadini e dagli operatori sanitari presenti il 13 gennaio, al tavolo tematico della senologia ed oncologia del Comitato consultivo misto. E’ quanto ha fatto sapere, tramite una nota, il referente di quel tavolo della Asl di Lecce, Rita Tarantino. Non si sarebbe trattato dunque di una scelta autonoma da parte del commissario straordinario dell’Azienda sanitaria, Silvana Melli.  “Questo organismo, di cui pochi sono a conoscenza,  nasce nella Asl di Lecce nel 2004 ed è formato da circa 40 associazioni di volontariato accreditate,  da organismi di tutela e  da dirigenti, che  affrontano periodicamente e  collegialmente le esigenze dei cittadini e utenti, in merito alle problematiche sanitarie. Attraverso un confronto tra le parti si  propongono strategie per il miglioramento dell'offerta sanitaria e per il superamento delle criticità”, scrivono alla stampa.

Sarebbe proprio in virtù di questo metodo se il mammografo è stato trasferito a Lecce, dove il centro di senologia, rimasto con un solo strumento, ha da diversi mesi centinaia di donne malate di cancro alla mammella in attesa di effettuare il follow up e che spesso purtroppo si rivolgono all'intramoenia . “A  Nardò, invece, un mammografo acquistato a febbraio 2015 , fra collaudo e istallazione, alla data del 13 gennaio 2016 ancora non era stato utilizzato. A supporto della scelta  si evidenzia che la particolarità del mammografo digitale con tomosintesi si completa  nei  centri dove si effettua secondo e terzo livello. Inoltre,  all’Oncologico di Lecce, ogni anno circa 7mila donne, di tutta la provincia, effettuano i controlli mammografici di primo, secondo e terzo livello. Mentre, nel nosocomio neretino, da diversi anni non si effettua alcun esame mammografico”, proseguono. Nella nota, i portavoce hanno tenuto a chiarire il modo in cui funziona il reparto di Senologia neretino.  

“Per lo screening la prima lettura si effettua a Copertino, la seconda lettura avviene a Maglie, gli esami  tornano poi a Copertino per il secondo livello e ritornano a Lecce per il terzo. Le donne malate di cancro di Nardò e di Copertino, invece, per il follow up si recano a Lecce perché a Copertino non c'è alcuna disponibilità per questo esame. Il trasferimento del mammografo era una soluzione che nell'immediato avrebbe risolto il problema delle donne”. Dal Comitato hanno anche fatto sapere che condividono la “giusta preoccupazione” del sindaco neretino,  che si è visto " scippare" il mammografo.  “Ma sarebbe bastato che qualcuno, in tutti questi anni, si fosse accorto ed  interessato dei problemi della senologia più volte evidenziati dal tavolo tematico”., ha dichiarato, infine, Rita Tarantino.  

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