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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il Comune taglia i costi della mensa. Dal secondo figlio si paga la metà

La giunta del sindaco Risi ha deciso di rivedere le tabelle dei costi dei tagliandi per la mensa scolastica rispetto a quelli annunciati. Tariffe uniformate tra scuola dell'infanzia e primaria. Il servizio affidato alla Casina Global Service

NARDO’ – Dopo l’assegnazione del nuovo appalto per i prossimi cinque anni e l’avvio del servizio della mensa scolastica fissato a partire dalla prossima settimana, l’amministrazione comunale di Nardò mette mano anche alle tariffe. Dopo le prime comunicazioni del Comune sui prezzi dei tagliandi in base al reddito e le rimostranze di molti genitori presso l’ufficio dei Servizi sociali e della pubblica istruzione di piazza San Pietro per l’incremento dei costi della mensa per le scuole dell’infanzia e primaria, il sindaco Marcello Risi e l’assessore Carlo Falangone (deleghe all’istruzione e al welfare), hanno deciso di modificare in itinere le tabelle dei costi dei blocchetti da 22 tagliandi per i pasti nelle scuole cittadine.

“Servono segnali forti a favore delle famiglie meno abbienti e a favore delle famiglie numerose” ha spiegato il sindaco Risi, “e con coraggio dobbiamo rovesciare regole e sistemi vecchi da anni, e abbiamo deciso di intervenire da subito anche sui prezzi della mensa scolastica. Rispetto allo scorso anno i prezzi, risalenti a sei anni addietro, subiranno solo un aumento massimo di quattro euro mensili rispetto all’anno precedente”.

La giunta di palazzo Personè ha quindi riformulato il prontuario dei prezzi, prevedendo che le famiglie con più bambini alla mensa comunale, a partire dal secondo figlio, acquisteranno i tagliandi con uno sconto del 50%. Pagando quindi la metà.  E per uniformare il tutto ora i costi della scuola primaria saranno gli stessi previsti per la scuola dell’infanzia, così da incentivare il tempo pieno anche nella scuola primaria cittadina. Ma la sorpresa più gradita è riservata alle famiglie della prima fascia di reddito (compreso tra euro 0 e 2mila e 500 euro): qui il costo del blocchetto mensile scende dalle vecchie 29 euro a 20,24 euro, con una riduzione superiore al 30 per cento.

Per il resto il blocchetto mensile per la seconda fascia (reddito tra 2mila e 500 e 4mila e 500 euro)  costerà 43,12 euro. Per la terza fascia (reddito compreso tra 4.500,01 euro e 6.713,00 euro) si pagherà 48,84 euro, mentre le famiglie in quarta fascia, con Isee superiore ai 6mila e 713 euro,  acquisteranno il blocchetto mensile a 61,82  euro, con costo inalterato rispetto agli anni scolastici passati. “L’amministrazione comunale finanzierà i mancati introiti determinati dalle nuove tabelle” spiega ancora il sindaco Risi, “con tagli per 50mila euro annui sui capitoli degli spettacoli, dei premi al personale e delle spese di rappresentanza”.

Come annunciato dal vicesindaco Carlo Falangone nei giorni scorsi il servizio della mensa scolastica per le scuole dell’infanzia e per le otto sezioni di tempo pieno di scuola primaria di Nardò è pronto a partire già dalla prossima settimana. Il servizio è stato aggiudicato lo scorso 22 settembre 2014 alla società “Cascina Global Service Srl”di Lecce,  a seguito di un regolare bando di gara cui hanno partecipato altre quattro società.  Il servizio è stato affidato alla nuova ditta per i prossimi cinque anni, sino al 2019. Dovrà garantire la somministrazione di una media di circa 650 pasti giornalieri tra scuola dell'infanzia e scuola primaria.

Una particolare attenzione sarà assicurata al monitoraggio sulla qualità e sull'efficienza del servizio. Anche quest'anno sarà attiva infatti la Commissione composta dai referenti delle scuole e dai rappresentanti dei genitori. La commissione, quale organismo di controllo e partecipazione, ha lo scopo di raccogliere suggerimenti, promuovere idee ed iniziative, esaminare proposte di informazione-formazione, analizzare situazioni di disagio organizzativo, riportare elementi di valutazione sull’organizzazione e sul servizio, garantire i contatti con gli utenti, rilevare le eventuali disfunzioni, le problematiche specifiche sui menù adottati, anche attraverso indagini e questionari.

“L'attenzione sull'intera filiera del servizio sarà costante” spiega l'assessore Falangone “e sarà  particolarmente curata  sui pasti che verranno serviti ai bambini, visto che si tratta di un servizio che ha una ricaduta importante  su un target di utenza delicata. L'Amministrazione ha dimostrato di voler puntare su servizi pubblici primari ed essenziali che interessano le famiglie” conclude il vicesindaco, “a cominciare da quelli della refezione scolastica, del trasporto scolastico e del servizio di pre e post scuola. Si tratta di servizi destinati ad incidere profondamente sulla qualità della vita delle famiglie e sulle modalità di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per le donne”.

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