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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Piogge, allagamenti e danni ingenti: Coldiretti chiede misure urgenti

Secondo l'associazione di categoria dei coltivatori i danni arrecati dall'esondazione del canale Asso arrivano a centinaia di migliaia di euro

NARDÒ – Coldiretti lancia l’allarme: interventi straordinari subito nelle campagne tra Nardò e Leverano oppure i danni conseguenti agli allagamenti saranno irreparabili.

L’associazione di categoria segnala tra le zone più colpite dall'esondazione del canale Asso i terreni tra le vore Manieri e Colucce, ma non solo, mentre resta del tutto inaccessibile la strada Olivastro che serve molte aziende e dove due giorni addietro sono stati messi in salvo due cani che rischiavano l’annegamento.

“Il neo Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia proceda subito con una ricognizione e con interventi atti a risolvere il problema una volta per tutte – hanno chiesto il direttore e il presidente di Coldiretti Lecce, Giuseppe Brillante e Pantaleo Piccinno -. Non è pensabile che appena ci sono delle precipitazioni più abbondanti si allaghino sistematicamente i campi. I coltivatori sono impossibilitati in questi giorni a impiantare angurie ed altre specie vegetali di stagione, con il rischio di vedere compromessa un'intera annata agraria”.

Secondo i responsabili dell’associazione di categoria “la situazione di Nardò è emblematica di un abbandono diffuso dei canali di bonifica, le piogge di questi giorni fanno emergere la necessità inderogabile di una manutenzione straordinaria da realizzare su tutto il territorio salentino. Una situazione del genere deve essere affrontata facendo ricorso a fondi straordinari, regionali o nazionali o comunitari, non immaginando di gravare ulteriormente sulle tasche dei contribuenti”.

I danni registrati potrebbero essere quantificati, secondo Coldiretti, in centinaia di migliaia di euro: “É davvero un gravissimo danno, serre allagate, imprenditori bloccati, investimenti che vanno in fumo  - insistono i dirigenti di Coldiretti Lecce – quanto invece con una gestione oculata del territorio le piogge potrebbero diventare una risorsa idrica, attraverso l'accumulo deliberato e programmato delle acque”.

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