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Pestato e colpito all’occhio per una partita a carte. Denunciato l’aggressore

Un 45enne è stato deferito dai poliziotti, perché ritenuto responsabile dell'aggressione ai danni di un suo amico, nei pressi di un bar di Santa Maria al Bagno. Nella violenza, gli provocò fratture a naso e danni all'orbita

NARDO’ – Neppure il gelo dei giorni della Merla è bastato per raffreddare l’animo infuocato di colui che, nella tarda serata del 29 gennaio, si è scagliato contro  un uomo, provocandogli un trauma cranico-facciale con frattura delle ossa del naso e lesioni all’occhio sinistro. Più che un litigio, a degenerare sarebbe stata una partita a carte.

Forse un match a poker finito male, o un giro di Scala 40 in cui si è barato più del dovuto e, in un attimo,  dalle parole - già poco piacevoli- si è passati ai fatti. L’aggressore, D.G., un 45enne originario della marina, è stato denunciato nella giornata di oggi dagli agenti di polizia del commissariato di Nardò. L’uomo dovrà ora rispondere dell’accusa di lesioni personali, provocate ad un 41enne di Nardò.

L’episodio avvenne alle spalle di un piccolo bar, nella piazzetta del borgo, affacciata sul mare. Sulla base dei riscontri, il diverbio sarebbe scaturito da futili motivi: vittima e aggressore si conoscevano e si frequentavano da tempo, condividendo la passione per il gioco.

Partita la prima frase, che ha spostato il livello della discussione su un punto di non ritorno, il 45enne avrebbe minacciato il malcapitato, per poi attirarlo in una stradina nascosta, sempre nei pressi della caffetteria, per un chiarimento.

Dapprima avrebbe sferrato il pugno alle spalle del 41enne. Poi, una volta a terra, l’uomo avrebbe continuato a rincarare la dose con calci e pugni al volto del neretino, pestandolo brutalmente. Quando giunsero i sanitari del 118, il ferito fu immediatamente medicato sul posto e poi trasportato in codice giallo presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove il personale medico gli riscontrò una serie di lesioni, piuttosto gravi, per poi essere trasferito e successivamente ricoverato nel reparto di Chirurgia maxilo-facciale di Acquaviva delle Fonti, nel barese.

Il personale di polizia, che intanto aveva raggiunto il luogo dell’accaduto, avviò le indagini per stabilire con precisione a chi attribuire le responsabilità, anche attraverso l’ascolto di alcuni testimoni, presenti al momento della violenza.

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