rotate-mobile
Nardò Nardò

Differenziata e abbandono dei rifiuti, non solo multe per gli ispettori ambientali

Ad un anno esatto dall’attivazione del servizio di vigilanza ambientale il Comune traccia il bilancio dell’attività. Oltre 200 servizi tra controlli, informazioni sulla raccolta e supporto agli utenti. Sanzioni per 15 mila euro

NARDO’ - Mentre continua l’azione capillare di controllo sul territorio e soprattutto sul campo specifico dell’abbandono e sul corretto conferimento dei rifiuti gli ispettori ambientali del comune di Nardò tracciano i loro primo bilancio ad un anno dall’attivazione del servizio di vigilanza e sensibilizzazione sul rispetto delle norme. Sono 25 le unità operative dal luglio dello scorso anno (con una pausa forzata per l’emergenza sanitaria da marzo a maggio) che hanno ripreso ora la loro attività di supporto anche agli agenti della polizia locale con azioni di controllo, tutela e informazione.

Sono coordinati da Wanda Dolce e operano con una divisa e un tesserino di riconoscimento sotto l’egida tecnico-operativa della polizia locale e dell’ufficio Ambiente del Comune di Nardò. Lavorano in stretta collaborazione anche con Bianco Igiene Ambientale. In questo primo anno di lavoro gli ispettori hanno ricevuto e verificato centinaia di segnalazioni. L’importanza della loro attività è stata ribadita e valorizzata dall’assessore all’Ambiente, Mino Natalizio.   

Il rendiconto reso dal Comune conta almeno 200 servizi complessivi resi sul territorio da parte degli ispettori ambientali che hanno elevato anche verbali per circa 15 mila euro. Nel mirino la mancata differenziazione e l’abbandono dei rifiuti, oltre a tutte le altre violazioni dell’ordinanza comunale sul conferimento. Non solo un nutrito pacchetto di contestazioni di violazioni di diversa natura, ma anche una capillare attività di informazione ed educazione dei cittadini e dei titolari delle attività commerciali circa le corrette modalità di differenziazione, gestione e smaltimento dei rifiuti domestici e di quelli derivanti da attività lavorative, esercizi commerciali (fissi e ambulanti), aziende.

Attraverso il servizio di front-office, disponibile nella sede di piazza San Pietro (ex ufficio dei Servizi sociali), gli utenti infatti possono chiedere informazioni relative alla gestione della raccolta differenziata e di ogni tipo di rifiuti, chiedere informazioni sulle corrette pratiche di raccolta, appunto fare segnalazioni relative ad ogni attività irregolare o sospetta in tema di decoro e rifiuti. Una possibilità in più offerta agli utenti oltre all’indirizzo di posta elettronica isp.ambientalinardo@libero.it o all’apposito modulo di segnalazione disponibile presso il comando di polizia locale di via Crispi.

In particolare, in questo periodo dell’anno, gli ispettori stanno effettuando servizi mirati contro gli abbandoni in campagna e in altre zone periferiche, di vigilanza sulle aree pubbliche destinate a mercato e sulle isole ecologiche a servizio delle spiagge. In quest’ultimo caso il servizio di vigilanza (anche con appostamenti notturni) integra la videosorveglianza garantita dalle fototrappole mobili, con l’obiettivo di evitare che le isole diventino discariche di comodo di chi non fa la differenziata o semplicemente si rende responsabile di comportamenti superficiali.

Molto importante risulta la costante attività di sensibilizzazione sull’utilizzo corretto dei bidoncini presenti nell’isola ecologica e quindi sulla necessità di fare la differenziazione dei rifiuti. Decisiva in questo caso la collaborazione di associazioni o di gruppi di cittadini responsabili, come accade con il Comitato di quartiere di Torre Squillace. Un altro “terreno” su cui stanno operando gli ispettori è quello dei controlli serali nelle attività commerciali nelle marine di Santa Maria al Bagno e Santa Caterina, con l’obiettivo precipuo di indirizzare e sensibilizzare i titolari verso comportamenti corretti nella gestione dei rifiuti. Altre situazioni delicate che ogni giorno gli ispettori affrontano sono quelle della cattiva abitudine di utilizzare il sacco nero in plastica per la raccolta dei rifiuti o dell’utilizzo dei cestini stradali per i rifiuti domestici. Giova ricordare che in entrambi i casi si rischiano sanzioni da 50 a 500 euro.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Differenziata e abbandono dei rifiuti, non solo multe per gli ispettori ambientali

LeccePrima è in caricamento