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Nuove aree verdi e parcheggi / Nardò

Dopo oltre un secolo piazza Umberto cambia volto: al via i lavori di rigenerazione

Ad un anno e mezzo dall’approvazione del progetto di riqualificazione affidato l’appalto per l’avvio dei lavori che partiranno entro le prossime settimane. Previsti interventi per 700 mila euro. Con uno scavo archeologico si punta a valorizzare le testimonianze messapiche e romane

NARDO’ - Ad un anno e mezzo dall’approvazione del progetto di riqualificazione varato dalla giunta comunale e grazie ai fondi destinati ai Comuni nell’ambito delle misure governative sulla rigenerazione urbana, nelle prossime settimane inizieranno i lavori che cambieranno il volto della storica piazza Umberto I, in quel di Nardò.

La centralissima piazza a ridosso della quale campeggiano l’imponente edificio scolastico e il monumento dei Caduti sarà oggetto di un nuovo restyling urbanistico come annunciato già da tempo dall’amministrazione comunale di Nardò. Il progetto di riqualificazione, con interventi per 700 mila euro, è stato approvato lo scorso anno dall’esecutivo del sindaco Pippi Mellone ed è stato poi candidato ai fondi previsti per i Comuni dalle misure governative sulla rigenerazione urbana.

Ora, bel volgere di pochi giorni, si darà avvio al cantiere dopo l’assegnazione già formalizzata del relativo appalto alla ditta Santovito Michele srl. L’ipotesi sulla quale hanno lavorato i professionisti incaricati è stata quella di un restyling profondo di tutta l’area della piazza con l’obiettivo di migliorare la qualità del decoro urbano e la mobilità. Un piano che vedrà un aumento dei parcheggi (in una zona a ridosso della ztl del centro storico) e della superficie a disposizione dei pedoni, anche con spazi per lo svago dei bambini, una ridefinizione generale degli spazi anche in considerazione della presenza della scuola e una riqualificazione del verde.

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Il dettaglio dei lavori

Il progetto prevede una completa rivisitazione dell’area tenendo fermi gli elementi più caratterizzanti, quali il Monumento ai Caduti, il monumento alle Vittime della Strada, le alberature di quercia e la grande “quinta” scenografica costituita dal prospetto principale della scuola, il vecchio edificio scolastico completato negli anni ’30 del secolo scorso.

La nuova piazza è stata pensata come il fulcro di un insieme di spazi, percorsi, aiuole e aree attrezzate per la sosta e per i giochi, elementi che collegano la città antica a quella contemporanea.

In concreto, gli interventi più rilevanti saranno la trasformazione del deposito laterale con tettoia della scuola su via Pisanelli in un parcheggio da una trentina di posti, la sistemazione ispirata al simbolo della Repubblica (una stella a cinque punte) della zona circostante il Monumento ai Caduti, la trasformazione in area totalmente pedonale dell’area di connessione tra la zona che ospita il monumento e l’accesso destro della scuola, con alcune novità molto significative come una tettoia per la sosta dei genitori che attendono i figli all’uscita della scuola, una seconda tettoia a ridosso dell’edicola e un disegno a terra di una “campana o staccia” a ricordo dei giochi che i bambini facevano in passato all’esterno della scuola.

Verranno poi riorganizzate le aiuole poste ai lati del Monumento ai Caduti e del monumento alla Vittime della Strada, con nuove perimetrazioni, nuovi percorsi e nuove piantumazioni, nell’ambito di una generale riqualificazione del verde su tutta l’area. Il progetto prevede inoltre la sostituzione degli otto corpi illuminanti a ioduri metallici presenti con nuovi pali, ma con lampade led a basso consumo.

L’area archeologica vicino la scuola

Una delle novità più significative riguarderà lo spazio antistante la scuola, che sarà ribassato, mantenendo le due scalinate, scoprendo ed eventualmente mettendo in luce, con uno scavo archeologico mirato, la parte della Nardò messapica e anche romana, posto sotto gli spazi ancora ignoti del sottosuolo a ridosso dell’edificio scolastico, come è stato suggerito dai ritrovamenti poco approfonditi dei primi del ’900.

Accanto a questa zona saranno sistemate e organizzate due aree verdi, una destinata a giochi per bambini (altalene, dondoli, giostrine) realizzati con materiale riciclato, e l’altra ad area verde con elementi scultorei in corten che rimandano ai giochi dei “bambini del passato”, come il girotondo, il gioco della ruota, il “salterello”.

Nella vegetazione a prato saranno posizionati “cinque sassi” levigati, di forma diversa per ricordare il gioco dei “tuddhri” (sassolini) con cui gli anziani trascorrevano il tempo sulla gradinata della scuola nei loro momenti di svago. Sarà anche inserito un albero della cuccagna stilizzato, su cui saranno posizionate delle altalene. Infine, sarà realizzata una fontana a sfioro con otto getti verso l’alto, per dare divertimento, refrigerio ed effetto scenografico e per ricordare l’antica fontana esistente sulla piazza.

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L’annuncio di Mellone e Giuranna

“Dopo oltre cento anni riqualifichiamo piazza Umberto I. Tutta l'area davanti al nostro edificio scolastico, infatti, cambierà volto” annuncia il sindaco Pippi Mellone, “l’obiettivo è procedere con la completa rivisitazione di una delle piazze più frequentate e conosciute della nostra città e farne un fulcro di vita sociale”.

“È un progetto che mi emoziona un po' più degli altri, perché questa è l'area della mia scuola e quella di generazioni di neretini. Un pezzo di cuore, che oggi ha bisogno di modernità e funzionalità. Anche qui nessuno mai era riuscito a cambiare e a migliorare nulla e ora lo facciamo noi con il prossimo cantiere in arrivo”.

“È un progetto che coniuga il rispetto dell’esistente e le moderne esigenze del decoro urbano, della mobilità e della qualità della vita” spiega l’assessore all’Urbanistica, Andrea Giuranna, “ci sono più parcheggi, più verde, più spazio per camminare e per lo svago, in generale una organizzazione più razionale degli spazi. Ne beneficeranno tutti, residenti, automobilisti, famiglie con figli che frequentano la scuola, operatori commerciali. Piazza Umberto sarà più moderna e funzionale, ma con un’anima antica e un po’ nostalgica”.

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