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Ex discarica Castellino, ultimo atto. Interventi post-gestione e controllo del sito

Dopo sei mesi di lavoro conclusa la conferenza dei servizi propedeutica al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale da parte della Regione. La zona sarà oggetto di interventi di protezione e sarà costantemente monitorata

NARDO’ – E’ stata anche oggetto di dibattito della campagna elettorale in corso in quel di Nardò dopo i rilievi del candidato del centrodestra Mino Frasca e la presa di posizione dell’attuale assessore all’Ambiente, Mino Natalizio. Ma ora dopo sei mesi di lavoro della conferenza dei servizi aperta a marzo, proprio da Bari arrivano le indicazioni di massima per dare avvio all’ultimo atto  della post-gestii e la messa in sicurezza dell’ex discarica della zona di Castellino.

Tutti gli enti interessati al confronto sul futuro definitivo del sito di conferimento dei rifiuti, ormai chiuso da quindici dieci anni, hanno espresso parere favorevole al rilascio del provvedimento finale di Autorizzazione integrata ambientale (Aia), che sarà rilasciata dagli uffici competenti in capo alla Regione Puglia.

Dopo sei mesi di lavoro e di riunioni, la conferenza dei servizi con tutti gli enti coinvolti (Comune di Nardò, Provincia di Lecce, Arpa Puglia, Asl Lecce, Regione Puglia, Ager Puglia e il gestore Mediterranea Castelnuovo 2) si è formalmente chiusa lo scorso 3 settembre e il Comune neretino è stato rappresentato nell’ultima riunione, in modalità a distanza, dall’assessore all’Ambiente, Mino Natalizio e dal dirigente della area funzionale 4, Nicola D’Alessandro.

Acquisite le osservazioni dell’Arpa sull’ultima versione del Piano di monitoraggio e controllo e le osservazioni alla bozza dell’allegato tecnico da parte degli altri partecipanti. L’ex discarica alle porte della città, terminato il lungo iter autorizzativo, sarà dunque protetta e controllata.

A quindici anni dallo stop dei conferimenti, dunque, arriva il provvedimento finale dell’autorizzazione integrata ambientale. Con la certezza, finalmente, che il sito sarà fatto oggetto di interventi di “protezione” e sarà costantemente monitorato. Un epilogo molto atteso dalla comunità neretina. Il verbale di chiusura della conferenza dei servizi, inviato al Comune il 10 settembre scorso, conferma quanto auspicato.

Il progetto di post-gestione, che è stato trattato dalla conferenza di servizi, prevede una serie di interventi sulla morfologia della discarica, la corretta gestione delle acque meteoriche e il loro trattamento, la messa a dimora di essenze arboree e arbustive, la realizzazione di un adeguato impianto di irrigazione e di tre nuovi pozzi di monitoraggio.

Il tutto corredato da un pacchetto di prescrizioni a carico del gestore relative a manutenzione e gestione del sito per il rispetto delle norme a tutela dell’ambiente, che saranno riportate nel provvedimento di autorizzazione. Oltre alla fondamentale previsione del piano di monitoraggio e controllo. La precedente fase di caratterizzazione del sito non ha evidenziato particolari problematiche di natura ambientale, ma si è convenuto unanimemente sulla necessità di assicurare il massimo grado di protezione e adeguati controlli anche nella successiva fase di post-gestione, attraverso il completo monitoraggio di tutto il sito di discarica, compresi i vecchi lotti.

La comunità neretina è pronta ad assistere all’ultimo capitolo della storia controversa di un sito che, nei suoi lotti originari, ha accolto conferimenti di rifiuti dal 1992 al 2001 e che con i tre lotti autorizzati successivamente dal commissario delegato per l’emergenza ambientale in Puglia, di fatto ha continuato ad accogliere rifiuti sino al 2006.

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