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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ex discarica di Castellino ai raggi x. Il M5S porta il “caso” in commissione

Su istanza del consigliere regionale Casilli domani audizione nella V Commissione Ambiente della Regione sulla messa in sicurezza dell’impianto. “Pericoli ignorati da cinque anni”

NARDO’ – Problematiche e interventi risolutivi per la gestione post chiusura della ex discarica dei rifiuti di Castellino. La questione torna a dibattersi nelle aule della Regione dove domani i responsabili dell’impianto e gli amministratori di Nardò, su istanza del consigliere regionale Cristian Casili del Movimento 5 Stelle, sono stati chiamati in audizione presso La V Commissione Ambiente. Già la scorsa settimana in una riunione in quel di Bari erano state affrontate diverse questioni di natura tecnica legate proprio alla questione della bonifica dell’impianto di Castellino alla luce anche dei riscontri comunicati dal Comune sui pozzi spia a valle del sito della ex discarica (costantemente monitorati da Arpa Puglia) che hanno fatto rilevare una presenza di nichel superiore, seppure di poco, ai limiti di legge. E si sono registrate, inoltre, tracce di arsenico in quantità maggiore a quelle che l’organismo umano può assumere senza effetti nocivi. L’assessore comunale Mino Natalizio in quel frangente ha ribadito la linea di azione già annunciata dal primo cittadino Marcello Risi, ovvero la richiesta del Comune di Nardò affinché la Regione metta a disposizione risorse economiche eccezionali per una post-gestione, in massima sicurezza, che elimini definitivamente ogni rischio. In buona sostanza è stato chiesto alla Regione di anticipare le somme necessarie per l’intervento, circa cinque milioni di euro.

Domani quindi il caso Castellino sarà ancora in auge e nella commissione Ambiente sono stati convocati l’assessore regionale alla qualità dell’ambiente Domenico Santorsola, lo stesso sindaco di Nardò, Marcello Risi, il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, il rappresentante della società di gestione della discarica, la Mediterranea Castelnuovo 2 srl, e i referenti dell’Arpa Puglia. “Noi, cittadini del MoVimento 5 Stelle Nardò” spiegano i referenti neretini Giovanni Agrosì e Florindo Cefalo, “da troppo tempo stiamo ponendo all'attenzione dell'amministrazione, delle semplici, ma fondamentali domande, sulla discarica di Castellino, richiedendo risposte sulla situazione di costante pericolo sanitario ed ambientale per i residenti della nostra città, ed anche per i cittadini dei paesi limitrofi. Nel tempo abbiamo realizzato diversi articoli, documentati e critici, sulla gestione della stessa e la ‘non’ messa in sicurezza insieme ad un video che traccia la storia e la situazione di pericolo in atto”. I pentastellati rammentano anche di essersi da subito attivati con una raccolta firme per richiedere un consiglio comunale monotematico sulla discarica, ottenendo però come risposta, aloro dire, “un imbarazzato rifiuto a discutere del problema della discarica nell’aula consiliare”.

Ma il nodo discarica e messa in sicurezza resta quanto mai attuale. E anche il sindaco Risi ha annunciato di essere pronto a presentare un dettagliato dossier in procura per chiarire tutta la vicenda e far luce anche sul pericolo di inquinamento ambientale che sarebbe in atto. “Sono stati pericolosamente sprecati ben cinque anni da questa amministrazione” accusano dal M5S di Nardò, “ma ora, grazie al nostro portavoce in Regione, Cristian Casili, e al lavoro incessante della nostra squadra si farà luce sul mala affare e le colpe politiche che hanno permesso che la ex discarica di Castellino diventasse una cloaca che ha raccolto rifiuti da tutto il Salento, con l’ulteriore aggravio dell’inquinamento delle falde certificato dagli ultimi dati allarmanti dello sforamento di arsenico, potente cancerogeno, ritrovato da Arpa in due pozzi spia”. Per i pentastellati il tempo dei rimpalli sulle responsabilità “è ormai finito. La Regione Puglia dovrà procedere con la bonifica, ma prima di ogni cosa, il tutto verrà denunciato in procura”.

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