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“Giardino della Memoria” sarà recuperato e valorizzato grazie al concorso d’idee

C’è ancora tempo sino al 26 aprile per presentare le proposte progettuali per la riqualificazione dell’area simbolica del litorale di Santa Maria al Bagno. Dopo le polemiche si punta ad armonizzare la coesistenza con l’avio-superficie in costruzione

NARDO’ - C’è ancora tempo sino seconda m,età del mese di aprile partecipare al concorso di idee indetto dal comune di Nardò intenzionato ad intercettare e sostenere progetti e competenze utili al recupero e alla valorizzazione del “Giardino della Memoria” del lungomare di Santa Maria al Bagno.  

Il concorso si concluderà infatti con una graduatoria e con l’attribuzione al primo classificato di un premio di tremila euro, oltre iva e cassa professionale come previsti per legge. Allo stesso sarà affidata la progettazione e la direzione dei lavori. La nomina della commissione giudicatrice, composta da tre membri, avverrà successivamente alla scadenza del bando che è fissata alle 12 del 26 aprile prossimo.

Dopo la lunga querelle che ha interessato il comitato civico di difesa dell’area costiera che ospita il “Giardino della Memoria” e il progetto per la realizzazione dell’avio-superficie destinata agli idrovolanti nelle immediate vicinanze l’amministrazione comunale del sindaco Pippi Mellone ha inteso sgombera il campo da qualsiasi fraintendimento circa la necessità di far coesistere le due realtà e di riqualificare al meglio proprio il significativo giardino realizzato su iniziativa di Pierluigi e Bruno Congedo. L’iniziativa è mutuata a 75 anni dalla chiusura del campo numero 34 che accolse migliaia di profughi ebrei liberati dai lager nazisti.            

Il giardino, com’è noto, sorge a pochi metri di distanza dal Museo della Memoria e dell’accoglienza della marina neretina, nel quale sono custoditi, tra le altre cose, due murales realizzati da Zivi Miller, che rappresentano l’Aliyah Bet (il viaggio che dopo la guerra condusse i sopravvissuti ebrei nella Terra Promessa) e ne sono l’unica testimonianza di tipo grafico in Europa.

In tempi recenti, infatti, alcuni residenti della zona hanno piantato in quel punto della costa agavi ed altre piante nel ricordo dei profughi ed in particolare di Fredy Weisz, arrivato a Santa Maria al Bagno nel 1945 con la Croce Rossa Internazionale dopo aver perso la sua famiglia ad Auschwitz e scomparso qualche anno fa.

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Si tratta di uno spazio attualmente non valorizzato in modo adeguato in relazione ai profondi significati della Memoria e della vicenda dell’accoglienza. Obiettivo dell’amministrazione è anche quello di legare il giardino da un punto di vista simbolico e funzionale con l’area attigua del costruendo terminal per idrovolanti, “ponte” tra diverse comunità.

Peraltro, da tempo è in corso un’interlocuzione tra i vertici dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, della Regione Puglia e del Comune di Nardò proprio al fine di valorizzare la storia del territorio di Santa Maria al Bagno e, con il supporto della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio, un bene dall’alto valore simbolico come il “Giardino Della Memoria”.

“Il Giardino diventerà un luogo centrale nella liturgia della memoria” ha precisato recentemente il sindaco Pippi Mellone, “sarà punto d’incontro tra comunità, nel segno di quello che rappresentarono il territorio neretino e i suoi abitanti negli anni cruciali dell’accoglienza dei profughi. Avrà finalmente una sua dignità formale nel rispetto delle leggi, sarà protetto, curato e pulito periodicamente, avrà visibilità dopo essere stato a lungo abbandonato”.

Le fasi del progetto

Le proposte progettuali dovranno essere finalizzate al recupero e valorizzazione del “Giardino della Memoria”, che dovrà diventare, come recita il bando di concorso, “un’area aperta, popolata da piante, accogliente e confortevole, area di passeggio, contemplazione e riflessione, luogo di condivisione di tempi, storie e spazi, inclusivo e assolutamente privo di ogni barriera architettonica, generatore di relazioni intergenerazionali e interculturali tra persone, territori e funzioni circostanti, a partire dal vicino Museo della Memoria e dell’accoglienza”.

Il costo stimato per la realizzazione degli interventi è di 100 mila euro, di cui 50 mila già stanziati dal Comune di Nardò e il resto da finanziare con somme messe a disposizione dallo stesso Comune o dalla Regione Puglia che si è già detta disponibile al cofinanziamento.

Possono partecipare al concorso i prestatori di servizi d’ingegneria e architettura (liberi professionisti singoli o associati), società di professionisti, società di ingegneria, raggruppamenti temporanei o consorzi ordinari di professionisti, consorzi stabili di società di professionisti o di società di ingegneria.

Per poter partecipare è necessario registrarsi sulla piattaforma telematica "Tutto Gare” della SuaNardò-Ugento raggiungibile al seguente link. Allo stesso link è disponibile il testo integrale del bando.

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In alto nella foto l'avvio del cantiere per le infrastrutture dell'aviosuperficie che sorge accanto all'area del Giardino della Memoria.

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