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Giovedì, 28 Marzo 2024
Iter dell’Aviazione Marittima Italiana per la certificazione / Nardò

Idrovolanti, ok dal tavolo tecnico alla idrobase di Santa Maria al Bagno

Entro la primavera del 2023 saranno completate anche le altre sette basi di Taranto, Gallipoli, Corfù, Erikusa, Matraki, Othoni e Paxos per consentire collegamenti turistici rapidi e sostenibili

NARDO’ - Le mareggiate invernali hanno messo a dura prova la stabilità dei pontili galleggianti della idrosuperficie di Santa Maria al Bagno, ma il progetto di del polo turistico centralizzato dai collegamenti con gli idrovolanti rimane ben saldo ed è pronto a decollare dopo la realizzazione, entro il prossimo anno, delle altre basi marine.

È partito infatti l’iter per la certificazione della prima delle otto idrobasi e idrosuperfici realizzate nell’ambito del progetto europeo “Swan” quella della marina di Nardò in attesa della realizzazione di altre sette idrobasi in Puglia e in Grecia (che saranno ultimate entro la primavera del 2023) a Taranto, Gallipoli, Corfù, Erikusa, Matraki, Othoni e Paxos per consentire collegamenti aerei turistici rapidi e sostenibili.

La certificazione dell’idrobase di Santa Maria al Bagno-Marina di Nardò è stata al centro del primo tavolo tecnico sul tema delle idrobasi ed idrosuperfici in Italia, che si svolto presso l’hotel Bellavista Club di Gallipoli.

Le finalità del progetto

“Lo scopo principale di questo tavolo tecnico è stato quello di approfondire le tematiche sull’uso delle idrosuperfici  per il volo da diporto sportivo e di aviazione generale”, spiega Orazio Frigino, presidente dell’Aviazione Marittima Italiana e organizzatore dell’incontro “lavoreremo per la certificazione dell’idrobase di Santa Maria al Bagno seguendo le linee guida dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, a partire dall’addestramento di piloti già brevettati per conseguire l'abilitazione al volo con idrovolanti e anche come approdo per idrovolanti impiegati nel monitoraggio delle aree marine protette e dei parchi costieri. Tutto ciò permetterà di rendere l’Italia nuovamente protagonista, come lo è stata nei primi decenni del secolo scorso, così da diventare a partire proprio dalla Puglia il principale polo d’attrazione europeo per il volo in idrovolante”.

Incontro la certificazione-2

Il tavolo tecnico è stato organizzato dall’Aviazione Marittima Italiana, in collaborazione con la Scuola Italiana Volo e con il gruppo Caroli Hotels. I lavori si sono aperti con il saluto di benvenuto del sindaco di Nardò, Giuseppe Mellone, presenti il comandante della capitaneria di porto di Gallipoli, Pasquale Vitiello, il direttore dei lavori dell’idrobase di Santa Maria al Bagno, Antonio Vaglio, il direttore tecnico e il responsabile pubbliche relazioni dell’Aviazione Marittima Italiana, Domenico Di Filippo e Benny Mirra, il presidente della Scuola Italiana Volo, Graziano Mazzolari, e il direttore generale del gruppo Caroli Hotels, Attilio Caputo, che ha ospitato il tavolo tecnico.

L’incontro è poi proseguito a Nardò presso l'idrobase di Santa Maria al Bagno, che è stata inaugurata lo scorso 22 luglio. Accolti dall’assessore al Turismo del Comune di Nardò, Giuseppe Alemanno, sono anche intervenuti il direttore operazioni Sud dell’Enac, Alessandro Scialla, e il direttore generale Asset Regione Puglia, Elio Sannicandro.

Infine, si sono svolti alcuni seminari dedicati ai piloti e scuole di volo regionali ed interregionali sulla disciplina del volo con gli idrovolanti, sulla normativa del codice della navigazione marittima, sulla sicurezza della navigazione aerea e marittima degli idrovolanti in mare aperto e sulla formazione del personale sotto-bordo presente su idrobasi, idrosuperfici e barche appoggio per la sicurezza in mare durante le operazioni degli idrovolanti.

"Come abbiamo detto spesso, questo progetto è un’opportunità enorme per la nostra città e noi abbiamo il dovere di lavorare in ogni direzione e su tutte le potenzialità dell'opera”, ha spiegato il sindaco di Nardò, Giuseppe Mellone. “La certificazione, ad esempio, è un percorso utile e necessario per rendere l’idrosuperficie funzionale rispetto agli obiettivi per i quali è stata realizzata. È un lavoro lungo e paziente, che naturalmente faremo insieme ai partner, ad Aviazione Marittima Italiana, alla Scuola Italiana Volo e a tutti i soggetti coinvolti". 

"Lo sviluppo turistico della nostra città”, ha sottolineato a sua volta l'assessore al Turismo del comune di Nardò, Giuseppe Alemanno, “passa anche da progetti speciali come questo, sul presupposto che la rete delle relazioni con i partner è un valore aggiunto alla polifunzionalità dell’idrosuperficie. Il progetto Swan ci ha aperto un ventaglio molto ampio di possibilità che abbiamo intenzione di sfruttare. Siamo una meta turistica molto in crescita e ogni passo che facciamo nella direzione dello sviluppo non può che irrobustire questo processo".

"Prosegue l'attività di sperimentazione per collegamenti aerei di breve raggio mediante idrovolanti lungo le coste pugliesi”, ha dichiarato Elio Sannicandro, direttore generale Asset Regione Puglia. “La realizzazione di idrobasi si coniuga con l’opportunità di promuovere l'utilizzo di idrovolanti per finalità sportive, ma anche per verificarne l'appeal turistico garantendo collegamenti veloci fra gli aeroporti e le località marittime del Salento e del Gargano. Grazie all’associazione Aviazione Marittima Italiana, si stanno concretizzando vari passaggi per definire una modalità di utilizzo di questi aeromobili secondo procedure standardizzate e sicure, d’intesa con le capitanerie di porto e le autorità aeronautiche.

La pittaforma di santa maria al bagno

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