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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Il Comune di Nardò adegui il Piano Coste ed avvii la procedura del Pug"

L'avvocato Paolo Gaballo, a margine di un convegno sul tema, sottolinea come l'ente non abbia ancora provveduto all'adeguamento del piano: "Alla città serve una pianificazione complessiva del territorio e della fascia costiera"

NARDO' - "Il convegno organizzato dall’amministrazione comunale sul piano coste è stata sicuramente un’iniziativa apprezzabile". È questo il parere dell'avvocato Paolo Gaballo, che interviene sull'iniziativa, sottolineando come nel dibattito siano emersi dati importanti come il fatto che il Comune non abbia ancora provveduto ad adeguarsi al Piano regionale delle coste, che non permette alcuna autorizzazione di nuovi stabilimenti balneari (la legge regionale 17 del 2006 assegna ai Comuni il termine di 4 mesi per adeguarsi al piano coste).

"A distanza di un anno dalla scadenza del termine assegnato - dichiara l'avvocato -, Nardò non ha ancora provveduto a tale adeguamento e non può autorizzare nuovi stabilimenti. Ciò non solo ostacola lo sviluppo turistico del territorio, ma pone il rischio che il nostro Comune venga commissariato. La scorsa settimana, infatti, il Tar Lecce ha evidenziato che i privati, interessati a realizzare uno stabilimento, possono sollecitare la formazione del piano comunale delle coste ed ottenere la nomina di un commissario in luogo del Comune inadempiente che non ha rispettato i 4 mesi assegnati dalla Regione".

"Secondo i giudici amministrativi leccesi, in particolare - spiega ancora -, 'la necessità di salvaguardare la programmazione comunale non può comportare una dilatazione dei tempi tale da pregiudicare gli interessi privati, che sono anch’essi degni di tutela. Il punto di equilibrio del sistema normativo viene, quindi, ad essere costituito dalla possibilità del privato - che abbia dimostrato di rivestire una posizione differenziata rispetto alla generalità, ad esempio richiedendo la concessione di un’area del demanio marittimo - di sollecitare, attraverso la contestazione del silenzio dell’amministrazione, la formazione del Piano comunale e di ottenere la sostituzione di un commissario ad acta all’amministrazione rimasta inerte”.

Per Gaballo, è necessario che l’amministrazione concluda i lavori ed approvi al più presto il suo piano delle coste, adeguandosi a quello regionale: "Inoltre - aggiunge -, sui siti individuati per un porto turistico, esiste un contrasto tra l’attuale Prg e il piano comunale delle coste: quest’ultimo, infatti, recepisce integralmente i siti individuati dall’Università del Salento; il prg, tuttavia, non consente la realizzazione di alcun porto o darsena, né in questi siti, né in altre aree".

Per risolvere il problema non servirebbe una variante urbanistica, "fonte solo di ritardi e di contrasti tecnici e legislativi", ma il Pug, che permette "una pianificazione complessiva del territorio e della fascia costiera in particolare" e che consentirebbe di sciogliere altre criticità derivanti dalla vigente strumentazione", che "non consente nemmeno di realizzare un campeggio all’aperto per i turisti".

"È, dunque, indispensabile - precisa - partire al più presto con la formazione del Pug, affinché il nostro territorio possa offrire adeguati livelli di ricettività turistica, nel rispetto, ovviamente, dei valori paesaggistici e ambientali, da tutelare ad ogni costo. L’intenzione dell’amministrazione di organizzare un incontro con l’assessore all’urbanistica regionale è sicuramente interessante, ma appare evanescente senza la partecipazione dei tecnici che dovranno concretamente elaborare il Pug". 

Gaballo sottolinea come il Comune non abbia adottato alcun atto, determina o delibera per partire, né ha predisposto l’eventuale bando per la scelta dei tecnici. L’invito, pertanto, è, ancora una volta, quello di "cogliere quest’occasione e sfruttarla a dovere".

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