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Giovedì, 25 Aprile 2024
La ricorrenza / Nardò

Il ricordo indelebile di Renata Fonte. Commemorazione a 38 anni dall'assassinio

Doppia cerimonia promossa dall’amministrazione di Nardò per onorare la memoria dell’ex assessora repubblicana assassinata il 31 marzo del 1984. Incontri al monumento del cimitero e nella galleria di Corso Galliano. Mellone: “La bussola della legalità”

NARDO’ - Il ricordo indelebile del simbolo indiscusso della legalità e trasparenza amministrativa. Questa mattina, come ormai emozionante consuetudine, l’amministrazione comunale di Nardò ha ricordato e omaggiato la memoria di Renata Fonte, nel trentottesimo anniversario dell’omicidio.

Presso il monumento eretto in suo onore, all’interno del cimitero comunale, è stato osservato un momento di raccoglimento e preghiera. Il sindaco Pippi Mellone e il presidente del consiglio comunale, Antonio Tondo, hanno guidato la delegazione degli amministratori comunali presenti alla cerimonia di commemorazione.

In serata poi, intorno alle 23,30, è previsto un altro momento di ricordo presso il palazzo Galleria di corso Galliano, nel luogo fisico dove l’allora assessore comunale  neretina fu uccisa, il 31 marzo del 1984, al termine di una seduta del consiglio comunale cui l’amministratrice repubblicana aveva partecipato.

In questa ulteriore occasione la banda dell’associazione culturale musicale “Amici della Musica” di Aradeo eseguirà l’Ave Maria, l’Inno di Mameli e il Silenzio con la direzione del maestro Diego Gira. Con il progetto “Le Cento Note”, nell’ambito del bando della Regione Puglia su “Bellezza e Legalità per una Puglia Libera dalle Mafie”, la banda sta attuando iniziative diffuse di sensibilizzazione e di educazione alla legalità, con la partecipazione attiva dei più giovani. In seno a tale progetto ha già documentato con letture e filmati la figura di Renata Fonte.

“Per noi Renata è sempre l’emblema di chi ama la propria terra e non accetta soprusi, speculazioni e illegalità. E’ il simbolo degli amministratori che credono nella giustizia” commenta il sindaco Mellone, “noi siamo fortunati ad aver vissuto con questo modello eccezionale davanti agli occhi e nella testa. Per chi ha responsabilità politiche e amministrative e per chiunque, Renata è una bussola. Abbiamo la responsabilità di preservarne il ricordo e di insegnare ai nostri figli chi era e cosa ha fatto”.

“Siamo tutti in debito con Renata” gli fa eco il presidente dell’assise Antonio Tondo, “per l’esempio di vita e per il patrimonio di valori e di impegno civico che ci ha lasciato. È giusto ed è doveroso ricordarla ogni 31 marzo e direi ogni giorno nella nostra esperienza di politici e amministratori”.

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