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Nardò

Il vescovo Domenico Caliandro si congeda dalla diocesi di Nardò-Gallipoli

Giovedì 27 dicembre, ultimo atto per il presule trasferito all'arcidiocesi di Brindisi-Ostuni. In occasione del congedo e del saluto alla comunità ecclesiale locale, saranno ordinati due nuovi sacerdoti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

NARDO' - Si terrà giovedì 27 dicembre, nella festa liturgica di San Giovanni Apostolo, alle ore 18, nella basilica cattedrale di Nardò la solenne concelebrazione eucaristica per il congedo di monsignor Domenico Caliando dalla diocesi di Nadrò-Gallipoli. Nella stessa occasione, saranno ordinati presbiteri i due giovani diaconi don Fabio Toma (della parrocchia S. Maria Addolorata in Alezio) e don Giuseppe Musardo (religioso della Società San Paolo). Alla santa messa interverranno oltre ai sacerdoti e ai religiosi della diocesi con le rappresentanze delle rispettive comunità ecclesiali, anche numerose autorità civili e militari, nonché diversi sindaci dei 18 comuni del territorio diocesano. L'eucaristia sarà animata dal coro della parrocchia B.V. Maria del Rosario in Melissano.

Nel manifesto diffuso in tutte le parrocchie, col quale si invita a partecipare alla celebrazione eucaristica di saluto al vescovo e firmato dal presbiterio diocesano, si legge: "Una gratitudine sincera e commossa si eleva al Signore per il prezioso ministero episcopale svolto nella nostra Chiesa locale dal nostro amato Vescovo. In questi anni, ciascuno di noi ha potuto sperimentare, in diverse occasioni, l'amabilità e lo spirito di servizio che hanno animato il Vescovo. Ora che il Santo Padre l'ha chiamato a nuova ed importante missione nella Chiesa di Brindisi-Ostuni, tutti noi vogliamo esprimere a mons. Caliandro la nostra riconoscenza e il nostro affetto".

Risale, infatti, al 20 ottobre 2012, la nomina monsignor Caliandro ad arcivescovo della Chiesa di Brindisi-Ostuni, dopo 13 anni di ministero episcopale a Nardò (per un anno come Amministratore Apostolico dopo la morte di Mons. Vittorio Fusco nel luglio del 1999 e poi come vescovo dal 13 maggio 2000). Nell'occasione della nomina, Mons. Caliandro, rivolgendosi al clero, aveva affermato: "Ringrazio il Santo Padre per la fiducia che ha posto in me, affidandomi l'arcidiocesi di Brindisi-Ostuni. Sono venuto in mezzo a voi nel nome santo di Dio: Padre e Figlio e Spirito Santo. Siamo tutti utili e nessuno necessario, anzi uno solo è necessario: Gesù Cristo. Ho voluto essere servo in mezzo a voi, e vicino a voi, nelle vicende liete e tristi. Vi ho amati tutti e ciascuno e ho guardato con gioia i doni che lo Spirito ha dato ad ognuno per l'edificazione di questa amata Chiesa. Ho sostenuto ciascuno e ho corretto ove era necessario, ma sempre con amore, considerando ciascuno di voi un figlio.Il bene fatto è opera del Signore e solo a lui la gratitudine e la lode. Per i miei limiti e mancanze, se ho offeso qualcuno, chiedo perdono; da parte mia non conservo nulla contro alcuno, solo l'onore e la gioia di avervi conosciuto e amato. Tutti porto con me: sacerdoti, religiosi e i numerosi fedeli laici conosciuti ed amati in tutti questi anni. Chiedo la carità di una preghiera per me e per il futuro vescovo di questa Chiesa di Nardò - Gallipoli. Al nome santo di Dio vi affido. Lui è la nostra sicurezza e la nostra pace".

Il Vicario generale, Mons. Luigi Ruperto, si era invece rivolto al vecovo con le seguenti parole: "Anche se col cuore velato da tristezza, ma sempre aperto alle sorprese dello Spirito, desideriamo esprimere gratitudine al Signore che ha dato alla nostra Chiesa di Nardò-Gallipoli un pastore saggio e fedele, secondo il cuore di Dio. E vogliamo dire grazie a Vostra Eccellenza per questi meravigliosi tredici anni vissuti tra noi, condividendo gioie e sofferenze, momenti di luce così intensi che sono stati capaci di diradare ogni tenebra. In questi anni Vostra Eccellenza ci ha insegnato ad amare di più la Parola di Dio; ci ha insegnato a vivere la bellezza della liturgia soprattutto nella celebrazione dell'Eucaristia. Ricorderemo la semplicità evangelica non disgiunta dalla fermezza e la sua "allergia" ad ogni forma di trionfalismo e spettacolarizzazione. Ricorderemo le Sue premure per i preti, specialmente per i più giovani, considerati speranza di una Chiesa viva ed estroversa. Così come ci rimarrà nel cuore quel feeling con i giovani che hanno visto in Lei un punto di riferimento. L'attenzione ai poveri, in un momento così drammatico come il presente, è stato un altro punto fermo della Sua esperienza pastorale. Come non dimenticare poi l'ascolto instancabile delle persone con il loro carico di sofferenze e la bellezza di vita vissuta secondo il Vangelo. Ricorderemo la sua disponibilità ad ascoltare chiunque venisse, senza alcuna sorta di formalità e con grande pazienza. Le sue decisioni, a volte sofferte, non sono state mai arbitrarie, ma prese sempre dopo aver convocato i vari consigli e organi collegiali. Fare sempre la volontà di Dio, amare Cristo e la Chiesa: è questa l'eredità che lascia a noi tutti. Parola di Dio, Eucaristia e poveri sono la strada sulla quale continueremo a camminare. Non possiamo dimenticare i tre anni della Visita pastorale che ha portato una ventata di freschezza nelle nostre comunità e che ha permesso di conoscere più profondamente "l'amata Chiesa di Nardò-Gallipoli", come Lei amava spesso ripetere. E così ricorderemo le Settimane Teologiche, celebrate nel cuore dell'inverno, ma capaci di riscaldare il cuore. Sono state tempo di semina abbondante. Preghiamo il Signore per il nuovo compito a Lei affidato. Con sant'Agostino dica: "Dammi Signore quello che comandi e poi comanda quello che vuoi". E se il compito dovesse sembrare arduo, sempre sant'Agostino ricorda che: "Quando si ama, non si fatica; o se si fatica, questa fatica è amata". "Sicut oliva in fidelitate Domini" sta scritto nel Suo stemma episcopale. E sarà sempre così, oggi e domani. La nostra preghiera non mancherà. Auguri, Padre… Le vogliamo bene!" .

Monsignor Caliandro inizierà quindi il suo nuovo ministero episcopale nell'arcidiocesi di Brindisi-Ostuni il 5 gennaio 2013. Dal quel momento la sede episcopale di Nardò-Gallipoli risulterà vacante e in attesa di un nuovo pastore.

Nella stessa celebrazione saranno ordinati due nuovi presbiteri, uno per il clero diocesano e l'altro per la Società San Paolo (Paolini). Si tratta dei giovani diaconi: Don Fabio Toma (26 anni), della parrocchia S. Maria Addolorata in Alezio (Le), attualmente impegnato a Roma negli studi di specializzazione in teologia morale presso l'Accademia Alfonsiana dell'Università Lateranense. Nato a Maglie (Le), ha frequentato il liceo scientifico a Gallipoli e ha conseguito il baccellierato in teologia presso la Facoltà Teologica Pugliese di Bari. E' stato alunno del Pontificio Seminario Regionale "Pio XI" di Molfetta e poi educatore nel Seminario Diocesano di Nardò. Per l'ordinazione del nuovo sacerdote saranno presenti anche Mons. Luigi Renna, rettore del Pontificio Seminario Regionale, accompagnato dall'educatore Don Lorenzo Cangiulli, e un folto gruppo di sacerdoti e fedeli provenienti da Roma, specialmente dalla parrocchia S. Maria Addolorata, dove don Fabio Toma svolge attualmente il suo ministero pastorale, accanto agli studi di specializzazione. Il novello sacerdote presiederà per la prima volta l'Eucaristia domenica 30 dicembre 2012, alle ore 18.00, presso il Santuario S. Maria della Lizza in Alezio.

L'altro ordinando è Don Giuseppe Musardo (30 anni), religioso della Società San Paolo, congregazione fondata dal Beato Giacomo Alberione (1884-1971), i cui membri (circa 300 in Italia e 1.000 nel mondo) sono conosciuti come Paolini, con la missione di diffondere il messaggio cristiano con tutti i mezzi moderni della comunicazione. Don Giuseppe Musardo è orginiario di Galatone, della parrocchia San Francesco d'Assisi, dove conobbe il carisma dei paolini, rimanendone affascinato. Dopo un primo biennio filosofico a Bari, presso la Facoltà Teologica Pugliese, proseguì la sua formazione alla vita religiosa a Vicenza (collaborando con l'emittente Telechiara) e poi ad Alba (Cn), nella casa madre della Società San Paolo, per il novoiziato fino alla prima professione dei voti religiosi nel 2006. A Milano, presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale, completa il primo ciclo di studi universitari con il baccellierato in teologia e prosegue la collaborazione prima con Telenova, emittente milanese della Società San Paolo, e poi a Torino nella casa di produzione televisiva e multimediale, specializzata in fiction e documentari, la Nova-T fondata nel 1982 dai Frati Cappucini e poi passata alla Società San Paolo. Ritornato recentemente a Milano, presso la Sede dei Periodici San Paolo (tra i quali il più conosciuto è Famiglia Cristiana), si occupa dell'area web del gruppo editoriale San Paolo ed è iscritto al corso di laurea in lettere con indirizzo in linguaggio dei media dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. All'ordinazione saranno presenti il Provinciale per l'Italia della Società San Paolo, Don Vincenzo Marras, come numerosi altri membri della grande "Famiglia Paolina", che conta oltre al ramo maschile dei Paolini, anche quattro congregazioni femminili e altri quattro istituti aggregati per sacerdoti diocesani, fedeli laici e coppie. Don Musardo, che coltiva uno stretto legame con la sua chiesa d'origine, presiederà per la prima volta l'Eucaristia domenica 30 dicembre 2012, alle ore 11.00, presso la parrocchia Maria Ss. Assunta in Galatone.

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