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Incendi misteriosi e mezzi in fumo, Mellone chiede più controlli al prefetto

Dopo i recenti episodi che hanno distrutto mezzi di lavoro e auto il sindaco a confronto con Palomba. Garantito maggior presidio

NARDO’ – L’escalation di misteriosi incendi notturni ai danni di mezzi,  vetture e attività commerciali e  il conseguente allarme sociale e il timore per la sicurezza pubblica hanno spinto il sindaco di Nardò, Pippi Mellone, a chiedere un incontro urgente al prefetto Claudio Palomba. Incontro che si è svolto nel pomeriggio di oggi in prefettura dove il primo cittadino ha espresso al rappresentante territoriale del governo  tutta la sua preoccupazione per il crescente numero di attentati incendiari che si sono verificati nelle ultime settimane nel territorio di Nardò.  E mentre per alcuni episodi dell’inverno scorso le accurate indagini delle forze dell’ordine cittadine (gli agenti del commissariato diretti dal vice questore Leo Nicolì e i militari della stazione dei carabinieri guidati dal luogotenente Giuseppe Serio) sono già riusciti a risalire ai responsabili, sulle cause degli ultimi atti di natura dolosa non è stata ancora fatta piena luce.     

Il prefetto Palomba ha confermato comunque al sindaco Mellone che la situazione è costantemente monitorata da tempo e che l’attenzione delle forze dell’ordine è massima e che il lavoro per individuare cause ed eventuali responsabili dei roghi è incessante. E sarebbe anche a buon punto, anche se sul tale aspetto il riserbo resta d’obbligo. Lo stesso prefetto ha rassicurato che alla luce di quanto accaduto ultimamente nella cittadina, non mancherà in ogni caso,  un rafforzamento dei controlli e del presidio del territorio e l’attivazione di una task force che consenta interventi capillari e specifici con l’impiego di un numero ancora più significativo di uomini e mezzi.  Nel contempo il capo della prefettura leccese ha chiesto al sindaco Mellone di farsi portavoce presso la comunità neretina di esigenze cruciali nell’opera di contrasto degli episodi dolosi, cioè la denuncia degli stessi, la massima collaborazione con chi deve indagare, il concreto coinvolgimento delle associazioni di categoria, che possono in questi casi fungere da filtro e da schermo di protezione degli esercenti e degli operatori economici colpiti da questi gesti.

La prefettura leccese garantirà anche il massimo sostegno all’amministrazione comunale sui programmi relativi alla videosorveglianza e sui finanziamenti relativi, su cui il Comune sta per altro lavorando da tempo.  “Siamo naturalmente confortati dalle parole e dalle rassicurazioni del prefetto Palomba” commenta il sindaco Mellone al termine dell’incontro, “e giriamo a cittadini ed esercenti il suo invito a collaborare e denunciare, al fine di agevolare il compito delle forze dell’ordine. Che, sia chiaro, svolgono un lavoro encomiabile spesso in condizioni di ristrettezza di unità e di risorse e che hanno la fiducia nostra e di tutti i cittadini. La denuncia, la segnalazione, la collaborazione, finora purtroppo inesistenti, e, per altri versi, un ruolo più attivo e concreto delle associazioni di categoria, possono rendere assolutamente più efficace questa opera di prevenzione e contrasto. La nostra è e resta una comunità sana con un tessuto sociale ed economico altrettanto sano”. Molto utile viene considerato l’invito alla collaborazione del prefetto ai cittadini, da parte del consigliere comunale con delega alla sicurezza, Augusto Greco. “il primo e probabilmente più efficace presidio di sicurezza è proprio la collaborazione” dice il consigliere neretino,  “naturalmente ciò non può e non deve prescindere da azioni finalizzate a rafforzare l’opera quotidiana delle forze dell’ordine sul territorio, quindi più uomini e più risorse e inevitabilmente un presidio migliore e più profondo. Aspettiamo dunque con fiducia i rinforzi promessi”. A seguito dei diversi episodi incendiari nelle scorse settimane a Nardò, anche alcune associazioni cittadine aveva richiesto la convocazione urgente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza per affrontare la questione  e garantire un maggiore presidio del territorio.     

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