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Giovedì, 28 Marzo 2024
Nel vecchio auditorium anche laboratori e sala conferenze / Nardò

Ex Antoniano, pronta la riqualificazione: cantiere per Rsa con 18 posti letto

Affidati i lavori del progetto esecutivo che consentirà di avviare le opere di rigenerazione urbana del complesso di via Cantore a Nardò. L’immobile era già stato ceduto dalla Diocesi al Comune. In arrivo servizi per anziani e diversamente abili

NARDO’ - Dopo anni di passaggi burocratici e annunci arriva il cantiere per la rigenerazione dell’ex complesso Antoniano di via Cantore a Nardò, già ceduto da quattro anni al Comune, dopo l’accordo sottoscritto con la Curia vescovile. In questi giorni è previsto infatti l’avvio dei lavori affidati all’associazione temporanea di imprese, composta da Giordano Gaetano srl, Elemer srl e Mengoli Energy srlu che eseguiranno gli interventi  di restauro e rifunzionalizzazione dell’ex complesso in disuso

il vecchio immobile sarà trasformato in una residenza sanitaria per persone disabili. Nel marzo scorso la giunta comunale guidata dal sindaco Pippi Mellone aveva già approvato il progetto esecutivo relativo alla demolizione della struttura, ormai in disuso da diversi anni, e che lascerà il posto alla realizzazione della nuova residenza sanitaria per soggetti disabili.

Un intervento per una spesa di tre milioni e 565 mila euro, interamente finanziato dalla misura di rigenerazione urbana relativa allo Sviluppo urbano sostenibile (Patto per la Puglia-Fsc 2014-2020) della Regione Puglia.

“Dopo trent’anni di abbandono e degrado” spiega il sindaco Pippi Mellone, “inizia il recupero di un immobile storico, simbolo della generosità di tutta la comunità neretina. Al suo posto, in coerenza con le indicazioni regionali, sorgerà una Rsa per disabili con 18 posti letto e altri servizi. Un’opera importantissima da oltre tre milioni e mezzo di euro, finanziata a fondo perduto dalla Regione Puglia. Con questo intervento, oltre a fornire un servizio utile alla comunità, daremo decoro e valore a tutto il quartiere, secondo la logica della rigenerazione urbana. Un immobile in pieno centro, dimenticato e abbandonato da anni” conclude il primo cittadino, “diventerà un moderno centro servizi”.

Il vecchio Antoniano, dunque, cambierà volto a 25 anni esatti dalla morte di don Salvatore Leonardo, primo parroco della attigua chiesa del Sacro Cuore di Gesù, e a 50 anni dalla morte di don Gregorio Gaballo, fondatore dell’Opera Antoniana e ispiratore della realizzazione della chiesa.

Il progetto del nuovo complesso

In via Cantore nascerà un centro socio-ricreativo per anziani al piano terra e una residenza sanitaria assistenziale per soggetti disabili al primo piano. In funzione di centro socio-ricreativo sorgeranno soggiorno-sala tv, sala lettura, laboratorio per attività creative, oltre ai servizi.

Sempre al piano terra, ma in funzione della Rsa, sorgeranno un locale di prima accoglienza, uffici per il personale amministrativo, sala colloquio a disposizione dell’equipe medica e dei parenti degli ospiti, laboratorio per attività manuali, sala per attività di relazione, sala da pranzo, area di servizio. Al piano terra è prevista anche la realizzazione di una caffetteria, nonché la riqualificazione della sala dell’Antoniano un tempo destinata a cinema e teatro, che diventerà uno spazio polifunzionale per laboratori di cultura, esposizioni, conferenze.

Al primo piano ci saranno, invece, area abitativa, ambienti per l’attività sanitaria e per la socializzazione, sala pranzo, locali di servizio e per il personale, cappella. La superficie utile al piano terra è di 1.017 metri quadri, oltre a 391 metri quadri della sala polifunzionale, mentre al primo piano la superficie utile è di 1.161 metri quadri.

Gli oltre 3 milioni e mezzo di euro sono parte di un finanziamento di 6 milioni di euro per la strategia d’area condivisa con Leverano e Porto Cesareo. Il Comune di Nardò ha inserito l’immobile nella proposta a seguito di una intesa con la Diocesi di Nardò-Gallipoli, proprietaria dello stesso, che nel 2018 ha ceduto per venticinque anni, al prezzo simbolico di 1 euro, il diritto di superficie dell’area su cui sorge il complesso, che occupa un lotto compreso tra le vie Pitagora, Leonardo Da Vinci e Generale Cantore. L’immobile sarò uno snodo importante per la riqualificazione di tutto il quartiere.

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