Impiegati in nero quasi la metà dei lavoratori. Nei guai finisce un ristoratore
Su 19 dipendenti di una trattoria di Nardò, soltanto 11 erano stati regolarmente assunti. I controlli delle fiamme gialle sono scattati in estate, avviando le indagini su ruoli ricoperti e orari giornalieri. L'imprenditore è stato segnalato all'Agenzia delle entrate e all'Ufficio ispettorato del lavoro
NARDO’ – La verifica, capillare, è stata avviata nel periodo estivo e ha portato alla scoperta di otto lavoratori in nero, su 19 impiegati totali. E’ accaduto in un ristorante e pizzeria del centro di Nardò, dove i militari della guardia di finanza della compagnia di Gallipoli hanno concluso, nei giorni scorsi, un controllo fiscale.
Dopo aver ascoltato tutti i lavoratori, infatti, gli uomini delle fiamme gialle, coordinati dal capitano Francesco Mazza, è emersa una serie di irregolarità relative alle assunzioni dei dipendenti. Alcuni di loro, infatti, quasi il 50 per cento, erano stati impiegati senza una forma legale di contratto. I militari hanno ricostruito, nel corso dei mesi, le mansioni ricoperte dal gruppo e chiarito l’orario di lavoro giornaliero.
Successivamente all’intervento delle fiamme gialle, l’imprenditore, un uomo del posto, ha provveduto a regolarizzare fiscalmente la posizione dei dipendenti e a versare nelle casse dello Stato le relative ritenute non operate e non versate a partire dalla data in cui gli stessi avevano dichiarato di aver iniziato a prestare la propria manodopera. Le violazioni constatate in materia lavorativa saranno comunque comunicate agli uffici competenti, Agenzia delle entrate e Ufficio dell'Ispettorato al lavoro, per i provvedimenti conseguenti.
La legge, infatti, prevede, per ogni singolo lavoratore non regolarmente assunto, scatti una sanzione che può variare dai mille e 500 euro 12mila ciascuno. Oltre a una somma di 150 euro per ogni giornata lavorativa prestata, più un eventuale provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.