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Lupo e Grace trovano una casa. Dopo il ritorno in strada due adozioni

Storia a lieto fine a Nardò per due randagi ritornati sul territorio comunale a settembre dopo le cure e le sterilizzazioni in canile

NARDO’ -  A settembre, dopo essere stati curati e sterilizzati e presi in consegna dal canile Karà di Corigliano d’Otranto, erano stati riportati laddove erano stati accalappiati: nelle strade di Nardò.

Merito del progetto svuota canili e della campagna per fronteggiare il problema del randagismo messi in opera dall’amministrazione comunale con la collaborazione fattiva della Asl, degli agenti della polizia locale e del consigliere comunale con delega al randagismo, Gianluca Fedele. Tra i cinque cani, di taglia media e piccola, reinseriti sul territorio comunale, almeno due hanno già trovato una sistemazione definitiva e sono stati adottati: Lupo, che ha già trovato una nuova casa, e  Grace, un’altra cagnolina tornata in strada, per la quale è già stata ricevuta una richiesta di adozione.

Per Lupo, un baldanzoso meticcio, la storia a lieto fine è riconducibile a due ragazzi di Galatone che hanno deciso di adottarlo. Lupo era stato un po’ il simbolo delle prime reimmissioni di cani rinchiusi nei canili privati della provincia e sottoposti ad un periodo di cura e sterilizzazione in virtù di una apposita ordinanza sindacale. Anche lui come gli altri, per essere riconoscibile, era stato dotato di collare e medaglietta con la scritta “Comune di Nardò”. Dell’operazione se ne sono occupate le volontarie dell’associazione “Mai più randagio”, che controllano che gli animali riprendano confidenza con i luoghi dai quali erano stati prelevati e che forniscono ciotole e cibo.

Quello del 25 settembre scorso è stato il primo ciclo delle re immissioni sul territorio comunale  dopo alcuni anni. Dopo l’accalappiamento e la cura, con relativa sterilizzazione, il programma prevede infatti la liberazione dei cani che tornano nel loro ambiente in attesa de trovare anche una nuova sistemazione presso famiglie e privati disposti ad adottarli e prendersi cura di loro. Un’operazione dalla doppia valenza, economica e civile. Da un lato infatti per il Comune c’è un evidente risparmio di diverse migliaia di euro di costi per la custodia nei canili, dall’altro c’è un approccio serio e responsabile al fenomeno del randagismo, senza nascondere la polvere sotto al tappeto rappresentata da chi abbandona i cani.

“Volevamo tutti che questa fosse una nuova occasione per i cani liberati” commenta il consigliere Gianluca Fedele, “sono felice per Lupo e per gli altri che saranno adottati grazie anche alla costanza di Giusy Trianni, una volontaria cui vanno i miei sinceri ringraziamenti per il lavoro che quotidianamente svolge insieme alle altre per arginare il tristemente noto fenomeno del randagismo. I cani, va ricordato, spesso finiscono nei canili a causa di una scorretta custodia da parte dei proprietari che lasciano allontanare l’animale da casa, magari all’ora dei bisogni, con il rischio che perda l’orientamento. Nonostante qualche comprensibile resistenza, ho creduto fermamente nell’importanza delle reimmissioni, una misura che, affiancata alle altre iniziative, offre una seconda chance ai cani accalappiati e reclusi nei canili. Lupo ne è la prova più significativa. Sono certo che col supporto di tutti gli operatori si possono presto ridurre i numeri sia degli abbandoni, che dei ricoveri nei canili”.

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