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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Moduli abitativi a masseria Boncuri, ma a palazzo è ancora bagarre

Consegnate le strutture prefabbricate messe a disposizione da Regione e Comune per i braccianti stagionali. Mellone: “L’emergenza sta per finire"

NARDO’ – Il doppio volto dell’accoglienza e della gestione dell’emergenza nel centro che ospita i lavoratori stagionali extracomunitaria nell’area di masseria Boncuri. Mentre ancora infiamma la polemica politica a distanza tra l’opposizione a Palazzo Personè e il sindaco Pippi Mellone, dopo i controlli anti caporalato che hanno interessato da vicino anche un imprenditore e proprietario di un terreno in agro di Galatone che è anche il suocero dell’assessore comunale al welfare e politiche sociali Maria Grazia Sodero (Pd e gruppi di opposizione avevano chiesto le dimissioni del componente dell’esecutivo, mentre il sindaco, dopo aver reso noto la circostanza che un parente di un suo assessore era coinvolto nella storia dei controlli e delle denunce anticaporalato,  ha rispedito al mittente lezioni di moralità e polemiche sulla gestione del campo di Boncuri rinnovando la sua fiducia al suo “stimato” assessore) nei dintorni della masseria neretina  cambia la fisionomia dell’accoglienza. Da questa mattina i nuovi interventi a Boncuri, già annunciati da tempo, per fronteggiare l’emergenza dei lavoratori migranti: spariscono le tende e nasce un campo attrezzato.       

Sono stati infatti consegnati i primi moduli abitativi messi a disposizione dalla Regione per sistemare in una dimora più dignitosa i braccianti extracomunitari ospitati nell’area accoglienza. Si tratta di ottanta moduli con quattro posti letto ciascuno, otto per i servizi igienici, otto per le docce, due moduli-ufficio, uno per infermeria, un bagno per disabili e una tendo struttura da adibire a mensa della comunità. Nel giro di un paio di giorni, garantiscono dal Comune di Nardò, sarà completato l’allestimento del campo, che cambierà completamente la fisionomia e la dinamica dell’accoglienza. E si spera non solo a parole. Anche se i controlli come documentato in queste ultime settimane con i blitz di polizia e carabinieri, e dopo le denunce pubbliche dopo il recente sopralluogo della delegazione della Cgil, si stanno intensificando all’ombra delle condanne del recente processo Sabr contro  caporali e imprenditori. L’arrivo dei nuovo moduli abitativi e la sistemazione dell’area di accoglienza si inserisce nel percorso avviato già dallo scorso anno dall’amministrazione comunale e segue i dettami del protocollo d’intesa firmato venerdì scorso in prefettura. Un accordo che tra le altre cose prevede la gestione del campo da parte della protezione civile.

“Oggi mettiamo la parola fine all'emergenza che in venticinque anni nessuno ha mai affrontato e risolto” commenta il primo cittadino Mellone, “dal ghetto e dalle ruspe di Arene Serrazze siamo passati al campo attrezzato di Boncuri, una svolta decisiva nelle politiche di dignità sociale per Nardò e per la Puglia. Sono convinto che partendo dal solido punto di partenza del protocollo, questo sia un contributo importantissimo all’azione tesa a stroncare il business dei servizi imposti ai lavoratori migranti. Un obiettivo costruito con il compianto Stefano Fumarulo e con tutte le forze in campo: imprese, sindacati e terzo settore. Grazie all’attenzione del presidente Emiliano” conclude il sindaco, “al prefetto e a tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito a questo ribaltamento della situazione, passiamo ancora una volta dalle parole ai fatti”.

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