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Mellone tira le prime somme: “Ecco i miei primi cento giorni da sindaco”

Il primo cittadino analizza gli interventi dopo l’elezione. Sprechi, questioni ambientali, migranti, caporalato, servizi ed eventi

NARDO’ – I primi  cento giorni di Pippi Mellone alla guida dell’amministrazione comunale di Nardò, tra iniziative già avviate, programmi e un primo bilancio che evidenzia alcuni degli interventi affrontati a poco più di tre mesi dall’insediamento del nuovo esecutivo su sprechi, questioni ambientali, emergenza migranti, servizi ed eventi. Un piccolo excursus  sui risultati e gli obiettivi raggiunti e le prospettive delle attività che il primo cittadino ha in animo di realizzare. Un “puzzle di interventi”: così il sindaco Mellone ha definito la mappa dell’azione nei primi cento giorni di governo rammentando sullo sfondo “la difficile situazione economico-finanziaria ricevuta in eredità” dall’amministrazione uscente targata Marcello Risi.

Il primo cittadino ha elencato e dato contezza di alcune delle azioni intraprese  che vanno dal taglio degli sprechi alla gestione dell’accoglienza dei lavoratori stagionali, dall’impegno sulle scottanti e sempre attuali questioni ambientali (scarico a mare a Torre Inserraglio e la messa in sicurezza della discarica di Castellino) a una serie di azioni amministrative sulle urgenze dell’agenda amministrativa. Il bilancio di questi primi cento giorni di governo è scaturito anche da un confronto e un’analisi condivisa delle attività con la giunta e i dirigenti comunali. Per informare i cittadini il sindaco Mellone ha anche scelto di realizzare un breve video e di pubblicarlo sulla propria pagina facebook.  

Di seguito, e in sintesi, ecco alcuni dei punti principali del bilancio dei cento giorni reso noto dal primo cittadino di Nardò:  generale azione di taglio degli sprechi e di ottimizzazione della spesa, testimoniata simbolicamente dal taglio delle utenze telefoniche di servizio in dotazione ai dirigenti e dall’attivazione delle procedure per la vendita di mezzi di proprietà comunale inutilizzati o costosi; taglio del 20 per cento del compenso del sindaco e donazione della somma (circa 400 euro mensili) a un’associazione che fornisce quotidianamente generi alimentari ai più bisognosi della città; avvio delle procedure per la riscossione della fideiussione Soviva (circa 640 mila euro), ferma da ventisei anni; messa a punto di un sistema di accoglienza dei lavoratori stagionali che ha avuto la ribalta delle cronache nazionali e per il quale Nardò è diventata “esempio virtuoso di gestione dell’accoglienza dei migranti”; emanazione dell’ordinanza cosiddetta “anti-caldo” (che ha vietato sino a fine agosto il lavoro nei campi tra le 12 e le 16), baluardo per la tutela della salute dei lavoratori agricoli, passata indenne al vaglio di legittimità con i ricorsi delle aziende al Tar e alla prefettura.

Anche l’ordinanza è finita all’attenzione dei media nazionali e ha ricevuto importanti apprezzamenti istituzionali, tanto che in Parlamento è in discussione una proposta di legge basata sul divieto di lavoro nei campi nelle ore più calde; revoca del protocollo d’intesa con Regione Puglia, Autorità idrica e acquedotto pugliese che, tra le altre cose, prevede la realizzazione della condotta sottomarina di scarico in località Torre Inserraglio; accordo in Regione Puglia tra i soggetti coinvolti per una conferenza di servizi per la messa in sicurezza della discarica di Castellino;  apertura di una linea di dialogo e di lavoro con il direttore generale della Asl Lecce Silvana Melli per il rispetto del protocollo d’intesa del 2013 per la riconversione della struttura ospedaliera di Nardò in struttura territoriale e per l’ottenimento di altre fondamentali garanzie per la sanità neretina; avvio di una profonda riorganizzazione della macchina comunale, che è partita con la rotazione dei dirigenti e con una nuova distribuzione delle loro competenze;  riapertura del Museo della Memoria e dell’Accoglienza e dell’Acquario di Santa Maria al Bagno;  installazione postamat nell’ufficio postale di Santa Maria al Bagno;  riapertura dei bagni pubblici nel centro storico. 

Fitto piano di interventi sulla manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture scolastiche della città, alla vigilia dell’avvio del nuovo anno scolastico; pagamento di migliaia di fatture in sospeso;  sblocco dell’Ambito Territoriale Sociale di Zona, per il quale la Regione aveva messo in mora il Comune di Nardò; invio alla Regione Puglia della documentazione inerente il Piano delle coste; messa a punto del calendario degli eventi estivi, molto apprezzato da residenti e turisti (in linea con i dati certificati sui flussi turistici sul territorio nei mesi estivi); piano di interventi di manutenzione del verde agli ingressi della città e nelle marine e monitoraggio quotidiano su fronte del decoro urbano;  assunzione di 14 vigili stagionali e presidio di Piazza Salandra nelle ore serali.

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