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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Mensa, Mellone revoca l’appalto a La Fenice: da lunedì si riattiva il servizio

Decisione drastica dell'amministrazione di Nardò dopo malori, verifiche e sospensione del centro cottura. Novità anche a Gallipoli

NARDO’ - La decisione e il pugno duro delle amministrazioni, per scongiurare qualsiasi tipo di timore seppure presunto, sul servizio di refezione scolastica era nell’aria. E dopo la sospensione del servizio mensa nelle scuole dell’infanzia e primaria di alcuni dei comuni interessati dalla vicenda dei malori e delle presunte tossificazioni alimentari legate ai cibi consumati a scuola a metà ottobre, ora si passa alla revoca cautelativa dell’appalto in essere con la ditta La Fenice Srl. A fare da battistrada il comune principalmente interessato dal caso mensa, quello di Nardò, che dopo i recenti sviluppi della vicenda con la chiusura disposta dalla Asl del punto cottura di Galatone, i 174 casi di tossinfezione alimentare tra i più piccoli e i 23 dipendenti risutati positivi a coprocultura e al tampone, ha ora deciso di risolvere definitivamente il contratto. 

Decisione  che il sindaco di Nardò, Pippi Mellone, ha comunicato questa mattina nel corso di una conferenza stampa appositamente convocata a palazzo di città in cui è stata data contezza delle decisioni assunte dalla giunta comunale che ha formalizzato la procedura di revoca dell’appalto del servizio di preparazione, confezionamento, veicolazione e distribuzione dei pasti per le scuole dell’infanzia statali e primarie di cui è responsabile dal 2015, la società La Fenice Srl.

Nonostante a tutt’oggi non ci sia stato un esplicito chiarimento sulle cause che hanno determinato l’esplosione del caso mensa e non sia stato accertato un collegamento diretto tra i casi di malessere e il servizio di refezione svolto dalla ditta in questione, l’amministrazione comunale neretina, facendo leva sulle clausole contrattuali e venuto di fatto ormai il rapporto fiduciario con la compagine privata per l’espletamento del servizio, ha deciso senza alcun indugio di guardare oltre. Incaricando il dirigente di settore di dar seguito all’indirizzo politico dell’esecutivo comunale. I particolari della decisione, assunta non certo a cuor leggero, ma con accurato senso di responsabilità, sono stati illustrati questa mattina dallo stesso primo cittadino e  dal vicesindaco Oronzo Capoti e dall’assessore all’istruzione, Daniela Dell’Anna.        

“Siamo consapevoli che la questione è molto complessa” ha spiegato il sindaco Mellone, “e riguarda interessi importanti e di diverso tipo, ma la nostra priorità resta la salute dei bambini. Con il corredo di tutto quello che è accaduto e il conforto del prezioso parere legale dell’avvocato Renna, che ringrazio, abbiamo deciso di chiedere alla dirigente di procedere alla revoca senza indugio, sfruttando la disponibilità immediata del terzo soggetto in graduatoria e quindi la possibilità che il servizio riprenda già da lunedì prossimo, con un altro gestore. La nostra è una decisione forte” ha concluso il primo cittadino, “presa d’urgenza e fondata su ciò che è emerso dalle relazioni della Asl e dei Nas, cioè la riconducibilità delle infezioni ai pasti serviti in mensa. Proseguiremo con determinazione su questa strada e difenderemo la scelta anche da eventuali contenziosi”. 

L’amministrazione comunale di palazzo Personè, forte del parere legale dell’avvocato Vincenzo Candido Renna, ha ritenuto quindi immediatamente applicabile la cosiddetta “clausola risolutiva espressa” prevista dell’art. 1456 del codice civile in ragione della sussistenza della circostanza contemplata dall’art. 56 del capitolato d’appalto, secondo cui l’amministrazione comunale, in caso di intossicazione alimentare, può risolvere il contratto senza necessità di citazioni in giudizio, pronunce giudiziarie o altro. Determinanti dunque i 174 casi di tossinfezione alimentare registrati nei bambini che lo scorso 18 ottobre hanno usufruito dei pasti delle mense scolastiche della città, le positività al tampone faringeo e salmonella di 23 dipendenti de La Fenice e la sospensione da parte della Asl Lecce dell’attività del centro cottura di Galatone.

Dopo la sospensione cautelare del servizio decisa lo scorso 7 novembre, l’amministrazione comunale ha ritenuto dunque di interrompere definitivamente il rapporto con l’azienda affidataria, nell’interesse di preservare i bambini da ogni rischio e quindi di tutela della loro salute. Per dare ora continuità al servizio e fronteggiare l’emergenza e il disagio alle famiglie si procederà a scorrere la graduatoria relativa alla gara d’appalto e formalizzare un nuovo contratto con un'altra ditta idonea.

La società collocata in posizione immediatamente successiva a La Fenice nella graduatoria della gara d’appalto del servizio di refezione scolastica, risulta la Turigest srl (con sede legale a Lecce e il suo principale centro di cottura sito a Zollino) già interpellata dagli uffici comunali ha manifestato al Comune di Nardò la disponibilità a rilevare il servizio già a partire da lunedì 21 novembre, ovviando in questo modo a ulteriori “vuoti” nella erogazione del servizio stesso. La ditta è già operativa con il servizio refezione nelle scuole di Lecce, Galatina e Squinzano. Per il futuro si procederà poi ad una nuova gara d’appalto sulla base di nuovi criteri fissati dal protocollo d’intesa che sarà sottoscritto a breve dal Comune di Nardò a seguito del vertice con la direzione generale della Asl e gli altri comuni, tra cui Gallipoli, Corigliano d’Otranto, Alezio e Parabita.

mensa 1-2Quello della revoca e della risoluzione anticipata del contratto con l’attuale ditta responsabile  della refezione scolastica era stata anche la richiesta che l’associazione avvocati dei consumatori di Nardò, diretta da Moira Epifani, aveva proposto all’amministrazione comunale con una nota ufficiale protocollata ieri in Comune. “Senza volerci prendere merito alcuno per il risultato ottenuto” commenta la responsabile Epifani, “rimaniamo semplicemente a disposizione della comunità di Nardò e della relativa amministrazione comunale, alla quale, con una nostra ulteriore proposta abbiamo chiesto di indire il nuovo capitolato d'appalto, d'intesa con le associazioni dei consumatori e con la commissione mensa formata dai genitori degli alunni”. Intanto la decisione  assunta dal sindaco Mellone e dall’amministrazione neritina, potrebbe essere valutata anche dagli altri comuni interessati dal caso mensa.

Tra questi anche Gallipoli dove l’amministrazione comunale del sindaco Stefano Minerva ha convocato anch’essa una conferenza stampa per domani mattina (presenti oltre al primo cittadino anche l'assessore alla pubblica istruzione, Silvia Coronese, la dirigente dell'ufficio scuola Laura Rella e il responsabile dell'ufficio scuola, Davide Tuccio) per “informare sull'attuale situazione concernente il servizio di refezione scolastica”. Nei giorni scorsi anche il gruppo consiliare di Gallipoli Futura aveva richiesto la convocazione del consiglio comunale per discutere una proposta di delibera relativa alla risoluzione anticipata del contratto per la mensa.     

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