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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tonnellate d'olio senza autorizzazione. E lavaggio abusivo

Materiale infiammabile ed esplodente, ma anche reati ambientali: nei guai l'amministratore di una società del settore dei lavori stradali e degli scavi per la canalizzazione di impianti telefonici ed elettrici

 

NARDO’ - Detenzione di materiale infiammabile ed esplodente, ma anche reati ambientali. Un controllo accurato della guardia di finanza ha messo in luce una serie di violazioni non indifferenti, per le quali l’amministratore di una società, un 46enne di Nardò, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce. L’ispezione è stata portata a termine dalla compagnia della guardia di finanza di Gallipoli, presso una società neretina, specializzata nel settore dei lavori stradali e negli scavi per la canalizzazione di impianti telefonici ed elettrici. E, al termine dei controlli, sono finiti sotto sequestro un deposito di rifiuti speciali, 4mila litri di gasolio e una tonnellata circa di olio per uso industriale, detenuti senza autorizzazione.

Le verifiche hanno riguardato il possesso dei titoli autorizzativi per la detenzione di grandi quantitativi di carburante, impiegato per alimentare un parco veicoli di undici camion, cinque motopale, sette escavatori, sei furgoni ed altrettante escavatrici a catena. I finanzieri, dunque, hanno trovato 4mila 000 litri di gasolio per autotrazione e oltre una tonnellata di olio per uso industriale, utilizzato per l’idraulica, la meccanica e la trasmissione dei mezzi.

Dall’esame della documentazione esibita dalla società, sarebbe emersa l’assenza delle autorizzazioni alla detenzione di un così elevato quantitativo di materiale infiammabile. Il deposito, costituito da una cisterna, della capacita nominale di 5mila litri, in quel momento contenente 4mila litri di gasolio, munito di pistola erogatrice, era realizzato in ferro, coperto da una tettoia, a quanto pare privo anche delle necessarie dotazioni accessorie per la sicurezza: dispositivi antincendio e impianto elettrico di messa a terra.

Foto0159-2Inoltre, l’olio industriale, anch’esso infiammabile, era stoccato in sei bidoni, muniti di strumentazione di erogazione, privo delle misure di protezione e di sicurezza antincendio.

Nel corso del controllo, le “fiamme gialle” hanno inoltre individuato, nel piazzale riservato al parcheggio dei mezzi di trasporto, un lavaggio non autorizzato, completo di tutto il necessario e riservato ai mezzi industriali facenti parte del parco veicoli della società. Sono stati rinvenuti, in un box, un’idropulitrice professionale di grandi dimensioni, insieme a un compressore per l’erogazione della sostanza detergente.

I mezzi industriali sarebbero stati lavati impiegando quelle attrezzature e le acque reflue, si sarebbero disperse nel terreno, con il forte rischio d’inquinamento del suolo e delle falde acquifere sottostanti.

Inoltre, tre camion di grandi dimensioni, un furgone e un’auto in completo stato di abbandono, insieme a lastre di ferro, cavi elettrici fuori uso, bidoni di benzina ed olio vuoti, ammassi di  ferro, guaine in gomma e pali in vetroresina (dunque, rifiuti speciali), sarebbero stati stoccati nel piazzale della società, ampio circa 3mila metri quadri.

L’autolavaggio abusivo, i rifiuti speciali abbandonati sul terreno e il materiale infiammabile sono stati sottoposti a sequestro penale.

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