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Nardò Litorale

Museo della Memoria, ambasciatore israeliano presso la Santa Sede in visita

Zion Evrony, in compagnia della moglie, è stato accolto dall’amministrazione comunale di Nardò presso la struttura di Santa Maria al Bagno

SANTA MARIA AL BAGNO (Nardò) - Questa mattina, Zion Evrony, ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, ha visitato, in forma privata, il Museo dell'accoglienza e della memoria di Santa Maria al Bagno. Accompagnato dalla moglie Rita, è stato accolto dal sindaco Marcello Risi, dal vicesindaco Carlo Falangone, dall'assessore alla cultura Mino Natalizio e dal presidente del consiglio comunale Sergio Orlando.

Ha partecipato all'incontro anche un rappresentante della comunità ebraica di Trani e della Puglia, l'avvocato Cosimo Yehudah Pagliara. Durante la visita, l'ambasciatore ha espresso parole di grande apprezzamento per la città di Nardò e per l'accoglienza che i neritini hanno riservato ai profughi ebrei dopo il 1943, nel campo di Santa Maria al Bagno. Durante la Shoah, infatti, centinaia di ebrei   - di orgine austriaca, greca, polacca, albanese ma anche russa, slava e tedesca -  trovarono rifugio presso un vasto campo di accoglienza che fu allestito proprio nella marina neretina.

L'area, non recintata, includeva le stesse abitazioni estive di famiglie nobili del tempo che, utilizzandole come seconda dimora, le misero a disposizione dei rifugiati. Le presenze nel campo di accoglienza, che si estendeva fino al litorale della provincia di Taranto, aumentarono negli anni successivi, in concomitanza con la liberazione dai campi di sterminio.

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