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Nardò-Casarano, finisce pari tra coreografie da serie A

Un pareggio alla vigilia non sarebbe servito a nessuno, ma per come è andata la gara accontenta sicuramente più il Nardò della Virtus Casarano. Il tutto, davanti ad un record: 3.000 spettatori

Un pareggio alla vigilia non sarebbe servito a nessuno, ma per come è andata la gara accontenta sicuramente più il Nardò della Virtus Casarano. Al Giovanni Paolo II sembra impossibile essere in Eccellenza: 3000 spettatori e la coreografia dei tifosi granata degna della serie A. Prima dell'avvio delle ostilità Nardò e Casarano ricordano insieme con un minuto di silenzio la tragica scomparsa di Totò Maruccio, massaggiatore dei granata ed in passato dei rossoazzurri mentre alla vedova Maruccio viene consegnato un mazzo di fiori in segno di cordoglio. Le due formazioni devono vincere, e lo si capisce già leggendo gli schieramenti: Toma schierà il quartetto offensivo composto da De Pascalis, Zagaria, Nobile e Tenzone, Rizzo risponde con il trio D'anna - Prisciandaro - Mitri.

La partita vive su ritmi alti ma è piuttosto equilibrata e non si registrano grosse occasioni. Per sbloccare il risultato serve la giocata di uno dei fuoriclasse presenti in campo, ed è il Casarano a trovarla per primo. Stasi cambia campo con una precisa sciabolata che trova incredibilmente solo Simone D'Anna, che stoppa il pallone e si incunea in area granata prima di battere con freddezza Bassi. Grande freddezza nell'esecuzione del baby prodigio rossoazzurro, ma la responsabilità del gol cade sulla difesa granata e in particolare su Malerba, assente ingiustificato nell'occasione. Il Nardò prova a reagire ma non sembra avere le idee chiare, eccezion fatta per qualche bella giocata di Tenzone.

Il tono agonistico è molto alto e a farne le spese è Millan, che si becca il secondo giallo per aver allontanato la sfera a gioco fermo e lascia la sua sqaudra in dieci. Decisione che è parsa troppo affrettata, quella del signor Martinelli di Roma, che ha estratto il secondo giallo senza un minimo di esitazione. Quando la gara sembra ormai indirizzata verso scenari rossoazzurri ecco però l'orgoglio granata trovare lo spunto per il pareggio. Zagaria prende palla a centrocampo e affonda a sinistra prima di disegnare un traversone sul quale De Pascalis trova la coordinazione perfetta per battere Russo in mezza sforbiciata. Si va così al riposo sull'1-1, ma col Nardò che sembra trasformato dal gol del pareggio. Nella ripresa Toma sostituisce Nobile, non al meglio, con Cillo e il centrocampista granata è subito protagonista, con un sinistro di mezzo collo esterno che fa gridare al gol ma si stampa sul palo con Russo fuori causa.

E' l'avvisaglia che qualcosa è cambiato, e i granata sembrano essere più consapevoli dei propri mezzi. Il Casarano dal canto suo ha l'uomo in più ma non riesce a pungere più di tanto finchè Prisciandaro stacca bene in area neretina ma non inquadra lo specchio. E' il tempo delle sostituzioni e mister Rizzo sostituisce Prisciandaro e il fischiatissimo Mitri con Medico e Taurino. Nel finale sono gli ospiti a sfiorare il colpo grosso, ma prima Luceri di testa e poi Taurino trovano sulla propria strada un Bassi super a conservare il pareggio. Per il Nardò è più importante la grande reazione del punto conquistato, mentre per il Casarano c'è il grande rammarico per non aver saputo gestire il vantaggio con l'uomo in più.

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