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Nardò “iscritto” ufficialmente nell’Anagrafe nazionale. E’ il primo Comune del Centrosud

Stamattina la cerimonia per il subentro nella banca dati nazionale della popolazione residente. E’ il secondo comune aderente più popoloso dopo Cesena. Presenti i prefetti D’Attilio e Palomba

NARDO’ – Il Comune di Nardò è il primo del centro sud, e uno dei primi a livello nazionale, a subentrare nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente, la banca dati nazionale nella quale confluiranno progressivamente tutte le anagrafi comunali, istituita dal ministero dell’Interno con il codice dell’amministrazione digitale del 2005. In un incontro istituzionale che si è svolto nella mattinata di oggi nell’aula consiliare di Palazzo Personè è stato formalizzato e inaugurato l’ingresso del comune neretino nell’anagrafe nazionale (Anpr) alla presenza del prefetto Paolo D’Attilio, direttore centrale per i servizi demografici del ministero dell’Interno e del prefetto di Lecce Claudio Palomba. A fare gli onori di casa il sindaco Pippi Mellone e l’amministrazione comunale. All’incontro era presente anche il viceprefetto aggiunto e  dirigente dell’ufficio studi e legislazione del Dipartimento affari interni e territoriali, Antonio Natali, oltre personale della prefettura di Lecce e dell’ufficio Servizi demografici del Comune di Nardò, alla dirigente dell’area funzionale 4, Maria Josè Castrignanò, e ai referenti tecnici delle società Sogei e Maggioli.

L’Anagrafe nazionale della popolazione residente, istituita nel 2012 nell’ambito del progetto strategico dell’Agenda digitale italiana, è destinata a sostituire progressivamente le oltre 8mila anagrafi dei comuni italiani, divenendo, in tal modo, l’anagrafe unica, centrale, sicura ed interoperabile, a disposizione della pubblica amministrazione, delle società partecipate e dei gestori di servizi pubblici, con le informazioni anagrafiche della popolazione residente in Italia e della popolazione italiana residente all’estero. La realizzazione del progetto assume un’importanza strategica del processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione, peraltro strettamente connesso all’attuazione della nuova carta d’identità elettronica, nella complessiva ottica del miglioramento dei servizi al cittadino. Il Comune di Nardò, secondo comune della provincia di Lecce sia per popolazione che per estensione, si era candidato alla prima fase sperimentale del progetto ed ora ha formalizzerà il subentro nell’anagrafe nazionale. Sono ad oggi dieci i comuni italiani inseriti nella nuova base dati e oltre 230mila i cittadini iscritti. Nardò è, inoltre, il primo comune del Mezzogiorno presente nell’Anpr e, in attesa dell’ingresso di comuni maggiori, diviene il secondo per popolazione, dopo Cesena. L’ inclusione nella nuova “anagrafe” consentirà di evitare duplicazioni di comunicazione con le pubbliche amministrazioni, garantire maggiore certezza e qualità al dato anagrafico, semplificare le operazioni di cambio di residenza, emigrazioni, immigrazioni, censimenti e molto altro ancora. Per arrivare a questo importante risultato, gli uffici del settore Servizi demografici del Comune hanno affrontato e risolto una serie di problematiche sul database anagrafico, sul software e in generale sul sistema informatico comunale.

“Si tratta di un risultato storico per l’ente e soprattutto per i cittadini di Nardò” ha commentato il sindaco Pippi Mellone, “che premia il grande lavoro del settore Servizi demografici. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi cercheremo di spiegare e comunicare agli utenti come cambia il rapporto con l’anagrafe e in generale con il nostro ente e quanto potrà migliorare questo rapporto. È un momento storico di giganteschi cambiamenti sul fronte della digitalizzazione della pubblica amministrazione e noi vogliamo farci trovare pronti su ogni scadenza e su ogni traguardo”. Complimenti al Comune di Nardò sono stati rivolti dal prefetto, Claudio Palomba che ha sottolineato come l’amministrazione “ha fatto un ottimo lavoro e ciò dimostra come stia crescendo la cultura del rispetto per i cittadini. Il subentro in Anpr infatti è un modo splendido per avvicinare i cittadini alle istituzioni e per rendere più semplice il rapporto con le stesse. Collaboriamo sempre molto proficuamente con il Comune di Nardò, con il quale ad esempio stiamo raggiungendo risultati piuttosto significativi per quanto riguarda la gestione dei migranti extracomunitari che lavorano in agricoltura”. Per il prefetto Paolo D’Attilio “quando le istituzioni collaborano i risultati arrivano e la giornata di oggi ne è la dimostrazione. Voglio evidenziare la portata del subentro in Anpr da parte del Comune di Nardò, primo al centro sud e secondo a livello nazionale per popolazione. Questo porterà innegabili vantaggi ai cittadini”. L’adesione all’anagrafe nazionale semplificherà la vita dei cittadini secondo il vice prefetto Antonio Natali: “basti pensare, solo per fare un esempio, alla possibilità per i neretini di chiedere un certificato presso ogni amministrazione d’Italia che ha già aderito al sistema”. È stato un duro lavoro quello svolto dagli uffici comunali come ha spiegato la dirigente Maria Josè Castrignanò, e che è stato portato avanti per anni. “Oggi tagliamo un traguardo, ma apriamo anche una fase ulteriore che è quella delle verifiche sull’operatività del sistema” dice la dirigente comunale, “Nardò è un modello, visto che quotidianamente siamo interpellati da altre amministrazioni su modi e tempi del subentro in Anpr, che noi orgogliosamente possiamo già esibire come esempio di tempestività ed efficienza. Lascio Nardò con questo bel risultato, visto che tra qualche giorno sarò impegnata in altro ente”.

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