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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Passione proibita per i datteri di mare: 6 chili sequestrati in due giorni

Quattro persone denunciate dalla squadra nautica della polizia di Stato. Si tratta di due brindisini e di altrettanti tavianesi, fermati con il pescato fra Torre Inserraglio e Mancaversa. Sequestrata l'attrezzatura impiegata

 

TORRE INSERRAGLIO (Nardò) – Nonostante siano vietati in maniera categorica, anche perché per raccoglierli, vanno i frantumi intere porzioni di scogliera e si provoca un danno ambientale irreparabile, i datteri di mare (nome scienifico, lithopaga lithopaga) continuano ad esercitare il loro segreto fascino e più di qualcuno li attende in tavola a Capodanno.

Si moltiplicano, così, i pescatori di frodo e, di conseguenza, gli interventi delle forze dell’ordine. In soli due giorni, gli uomini della squadra nautica della polizia di Stato, di stanza presso il porto commerciale di Gallipoli, hanno denunciato ben quattro persone. Le ultime due, proprio oggi, nella zona di Torre Inserraglio, lungo il litorale neretino. Con un sequestro non indifferente, di quasi 5 chili di pescato.  

Ad essere denunciati, A. F., 48enne, e C. V., di 42, entrambi di Brindisi, sorpresi nello specchio d’acqua antistante la marina di Nardò, all’interno dell’area marina protetta del parco di Porto Cesareo.

Durante un sopralluogo, gli agenti hanno notato una Bmw station wagon parcheggiata al termine di una stradina sterrata. Dentro, bombole per immersione; poco più in là un uomo era intento a prestare assistenza al sub che operava, in acqua, a pochi metri di distanza da lui. Raggiunti i due, proprio mentre il subacqueo riemergeva e passava al complice tre sacchetti di plastica contenenti il pescato, e l’attrezzatura utilizzata per l’immersione, i poliziotti sono venuti allo scoperto, identificandoli. Entrambi, a quanto pare, erano già noti anche per reati specifici, quale pesca di frodo. Gli agenti hanno trovato anche un martello a punta ricurva, posto sotto sequestro. I due brindisini sono stati denunciati a piede libero alla Procura di Lecce. Il pm Paola Guglielmi ha autorizzato la distruzione del pescato (in totale, 4 chili e 77 grammi), tramite schiacciamento, con successivo gettito in mare, previo riconoscimento della specie da parte del veterinario.  

Ieri, i poliziotti della squadra nautica avevano sequestrato poco più di 1 chilo di datteri, denunciando un pescatore subacqueo non professionista ed un acquirente: C. A., 40enne,  ed  M. A., suo coetaneo, entrambi di Taviano.

Il pescatore, in particolare, è stato sorpreso a Mancaversa, nel comune di Taviano, mentre usciva dall’acqua raggiungendo frettolosamente, con le bombole ancora in spalla e in mano un grosso martello e una pinza, una Range Rover, condotta proprio dall’acquirente, per consegnargli una calza di colore nero e grigio contenente il pescato. Anche in quel caso, il pm di turno, Paola Guglielmi, ha autorizzato il sequestro e la distruzione dei datteri, poi gettati in mare. 

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