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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Piano di rilancio del centro storico. Il Comune “recupera” gli immobili di pregio

La giunta del sindaco Mellone dispone il recupero degli edifici di proprietà comunale che saranno valorizzati. Associazioni e circoli storici saranno trasferiti in piazza San Pietro

NARDO’ - Un piano concreto di rilancio turistico e architettonico del centro storico di Nardò che passa inesorabilmente anche dal recupero e dalla valorizzazione di edifici e immobili di pregio di proprietà del Comune.

Dopo i provvedimenti di chiusura e disciplina del traffico veicolare nell’area monumentale del borgo antico, avviata già dallo scorso anno e “sperimentati” dalla vecchia amministrazione comunale, ora è la nuova giunta del sindaco Giuseppe Mellone a varare nuove iniziative volte a cambiare radicalmente il volto, la funzionalità e l’attrattività del borgo antico. Con una recentissima delibera dell’esecutivo di Palazzo Personè l’amministrazione ha infatti inteso tornare nella piena disponibilità dei vari immobili di proprietà e che sino ad oggi sono stati concessi in affitto e nella disponibilità di associazioni e circoli storici della città.

Si tratta di edifici e  immobili di pregevole qualità architettonica e dal rilevante valore simbolico che il Comune intende riqualificare e destinare quale sede di importanti servizi o, per alcuni di essi, favorire la loro valenza a fini commerciali o culturali. La possibilità di tornare in possesso di questi locali, come esplicitato da palazzo di città, consentirà anche di poter sfruttare le varie misure di finanza agevolata e i vari bandi comunitari, statali o regionali finalizzati alla riqualificazione degli immobili dei centri storici.

A beneficiarne sarà quindi l’attrattività di tutta l’area del borgo antico neretino che fa il paio anche con il piano di valorizzazione del castello degli Agostiniani e del palazzo di città già messo a disposizione dell’Università del Salento per una possibile e futura istituzione della sede del corsi accademici del Dams. Una scelta non casuale quella dell’amministrazione Mellone circa l’investimento e la valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune, organicamente inserita nel piano di rilancio avviato con la riorganizzazione della geografia e della logistica delle sedi comunali e il trasferimento di alcuni uffici presso l’ex tribunale di via Falcone e Borsellino, e di altre aree funzionali presso il chiostro dei Carmelitani sempre nel cuore del borgo antico.

Per dare esecutività al piano di recupero degli edifici comunali il primo cittadino ha incontrato i vari referenti delle associazioni e dei sodalizi che occupano gli immobili per spiegar il senso e le motivazioni della scelta operate dalla giunta. Nessun pericolo di sfratto quindi dai locali comunali ma un trasferimento, concordato e pianificato, in altre sedi e locali nel rispetto delle norme sulla revoca dei contratti di locazione e dei relativi termini. Il Comune intende infatti “recuperare” quanto prima la disponibilità degli immobili che gravitano tra piazza Salandra, via Rosario, via Pretura vecchia e Corso Vittorio Emanuele, e che oggi ospitano, in locazione, le sedi dell’associazione nazionale Mutilati e invalidi di guerra e all’associazione nazionale Finanzieri d’Italia, l’associazione nazionale Carabinieri, il Circolo Cittadino, l’associazione Emigranti, e la Società Operaia. Queste associazioni saranno trasferite, con costi a carico dell’ente, alle stesse condizioni economiche agevolate e d’uso nella struttura di proprietà comunale di piazza San Pietro, che sarà frazionata e assegnata alle stesse con criteri di trasparenza e obiettività relativi al numero degli associati, alla frequenza, alla storicità delle stesse.

“Noi non vogliamo che la voce rilancio del centro storico rimanga, come è sempre accaduto, un ipocrita slogan elettorale” spiega il sindaco Mellone, “e siamo impegnati a fare scelte e passi concreti verso una generale rivitalizzazione del nostro borgo antico. Questa è una di quelle decisioni che rientrano nella prospettiva di restituire vitalità al centro storico, cioè servizi e vita diurna, un rinnovato decoro e un’attrattività all’altezza della sua importanza storica e architettonica. Questi immobili saranno destinati a sedi di servizi o a locali commerciali da mettere a bando per giovani imprenditori o ancora a centri nevralgici di servizi turistici. Dovendo compiere la scelta dolorosa di trasferire altrove le gloriose associazioni che oggi occupano questi spazi, abbiamo considerato e ne abbiamo il massimo rispetto, la loro grande importanza simbolica e il forte peso sociale che hanno. Non lo facciamo a cuor leggero” conclude il primo cittadino, “ma pensiamo che in questo momento storico prevalga l’interesse generale a dare una dimensione diversa e più viva al cuore della nostra città, esattamente come è accaduto altrove e purtroppo già da qualche tempo”.

Una decisione considerata di valenza “storica” anche dal consigliere con delega al centro antico, Cesare Dell’Angelo Custode. “Una scelta di fondamentale importanza per il futuro del nostro centro storico” commenta il consigliere, “e soprattutto presa nell’interesse collettivo e nel massimo rispetto delle regole e della antica dignità delle associazioni del territorio. Si procederà così ad una sostanziale riqualificazione di immobili rilevanti e quasi tutti in posizione strategica, a prescindere dalla loro prossima destinazione, che sia culturale, commerciale o di servizi”.  

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