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Giovedì, 18 Aprile 2024
Contiene le norme di salvaguardia paesaggistica e archeologica / Nardò

Porto Selvaggio, dopo l’adozione il Piano del parco è disponibile per le osservazioni

Lo strumento di tutela dell’area naturalistica di Nardò sarà a disposizione sino al 15 maggio per consultazioni ed eventuali integrazioni. Era stato adottato dal consiglio comunale nel maggio dello scorso anno

NARDO’ - Era stato adottato già nel maggio dello scorso anno dopo l’approvazione della relativa delibera da parte del consiglio comunale. Ora, come disposto dalla normativa regionale il Piano di tutela territoriale del parco naturale di Porto Selvaggio, è depositato in Comune e pronto per chiunque volesse prenderne visione, estrarne copia, fornire osservazioni e contributi scritti.     

Il documento, con tutti gli elaborati e con la delibera di adozione, è infatti disponibile (e ovviamente scaricabile) sul sito del Comune di Nardò. Il termine ultimo per la presentazione delle osservazioni è fissato entro il prossimo 15 maggio. Dovranno pervenire all’ufficio protocollo, presso il castello di piazza Battisti, mediante spedizione, consegna diretta o invio per posta elettronica certificata all’indirizzo protocollo@pecnardo.it, utilizzando il modulo disponibile sul sito istituzionale.

“Il Piano del parco è lo strumento che, dopo un lavoro che è durato più di dieci anni, ci consentirà ora di tutelare al meglio natura, paesaggio, valori archeologici, identitari e storici del nostro parco naturale” spiega l’assessore con delega ai Parchi e alle aree protette, Andrea Giuranna, “a cominciare dall’enorme patrimonio rappresentato dalle emergenze archeologiche. Così come prevede la legge, mettiamo ora il piano territoriale a disposizione di chiunque voglia contribuire e partecipare all’opera di difesa collettiva di Portoselvaggio”.

Il Piano, adottato dal Comune di Nardò il 17 maggio 2022 con una delibera di consiglio comunale, è lo strumento che consente la tutela dei valori ambientali e culturali del parco, ovvero il patrimonio naturale, paleontologico, storico e antropologico espresso dal suo paesaggio.

Nel dettaglio, tra le altre cose, il piano disciplina l’organizzazione generale del territorio e la sua articolazione in aree caratterizzate da forme differenziate di uso, godimento e tutela e stabilisce vincoli, destinazioni di uso pubblico e privato, sistemi di accessibilità veicolare e pedonale, indirizzi e criteri per gli interventi su flora, fauna e ambiente naturale in genere.

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