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Rapinò imprenditore di 5mila euro, incastrato sette mesi dopo

Mauro De Mitri, 31enne, sarebbe uno dei due autori di un colpo ai danni di un 54enne di Caserta, che a giugno si trovava a Santa Caterina. L'uomo fu aggredito alle spalle e derubato. La polizia sta cercando anche il complice

 

NARDO – Sette mesi dopo, Mauro De Mitri, 31enne di Nardò, davvero non credeva di potersi ritrovare con le manette ai polsi. Faceva caldo, nel Salento, in quella prima settimana di giugno del 2011, ma è stato in una mattinata glaciale di metà gennaio del nuovo anno, che ha viso gli agenti di polizia del commissariato neretino, diretti da Pantaleo Nicolì, bussare alla sua porta per dichiararlo in arresto. Il giovane, già noto per precedenti reati contro il patrimonio, risponde di rapina aggravata in concorso. Il nome e il volto del complice, però, non sono noti.

I fatti risalgono all’inizio dell’estate scorsa e si sono consumati a Santa Caterina. Nella tarda mattinata del 4 giugno, presso il commissariato di Nardò, si presentò un imprenditore edile di Caserta, 54enne, che riferì di essere stato rapinato di 5mila euro. La vicenda era avvenuta la notte precedente. L’uomo spiegò bene la dinamica, agli agenti. Dopo aver cenato in un noto ristorante della marina di Nardò, ed essersi intrattenuto a lungo presso il bancone del bar, verso le 2 del mattino, a causa di un lieve malessere, uscì dal locale, per prendere un po’ d’aria. E fu proprio in quel momento che venne aggredito alle spalle da due giovani, che riuscirono a coglierlo letteralmente di sorpresa, fino a stenderlo a terra. Dopo aver rovistato nella tasca posteriore dei pantaloni, gli strapparono dal portafogli la bellezza di 5mila euro.

A causa dell’aggressione, l’imprenditore riportò forti dolori, tanto da doversi recare presso il pronto soccorso, dove i medici gli diagnosticarono una distorsione al collo guaribile in sette giorni.

DE MITRI Mauro copia-2Le indagini apparvero subito difficili, soprattutto perché che tra il fatto e la denuncia erano trascorse diverse ore. L’assenza di un intervento di una volante nell’immediatezza, rendeva difficile avvalorare la ricostruzione e tentare di risalire ai colpevoli. Dopo aver scoperto che quella sera, la piazzetta di Santa Caterina, era stata frequentata da molte persone, i poliziotti iniziarono così ad assumere varie testimonianze. Decine le persone ascoltate presso il commissariato. E più particolari hanno fatto lentamente diradare le nebbie, fino a far emergere – sempre secondo la polizia – la presenza sul posto di De Mitri, quella notte, personaggio i cui precedenti erano noti.

Dai primi sospetti si è arrivati ad elementi sempre più corposi, fino al riconoscimento del volto da parte della vittima. Dal commissariato è così partita verso la Procura di Lecce un’informativa, confluita sul tavolo del sostituto procuratore Giuseppe Capoccia. Il pm, concordando con quanto emerso nel corso dell’indagine, ha dunque richiesto l’arresto, in considerazione della possibilità che il 31enne possa reiterare il reato. Il gip Vincenzo Brancato ha pertanto firmato l’ordinanza d’arresto, eseguita alle prime luci dell’alba gli uomini del commissariato. 

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