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Recuperata spoletta della seconda guerra mondiale. A solo un metro dalla riva

L'ordigno scoperto per caso da un bagnante a due metri di profondità nella zona delle Quattro Colonne e prelevato dagli specialisti del nucleo Sdai, dopo che la capitaneria di porto gallipolina ha interdetto la zona per sicurezza

 

NARDO’ – Un ordigno di 20 centimetri per 10, risalente alla seconda guerra mondiale, è stato recuperato dagli specialisti del nucleo Sdai della marina militare di Taranto nelle acque di Nardò, nei pressi della zona delle Quattro Colonne, marina di Santa Maria al Bagno.

Si tratta di una cosiddetta spoletta di prossimità, che fu inventata proprio nel corso del conflitto che infiammò l’Europa tra il 1939 e il 1945 e che agiva a impulsi elettromagnetici, attivando la carica. Il residuato, solo l’ultimo in ordine di tempo, è stato scoperto per puro caso da un bagnante, nei giorni scorsi. L’aspetto singolare è che si trovava a circa due metri di profondità, ma, soprattutto, ad appena un metro dalla costa rocciosa, nei pressi di un punto dove molti bagnanti s’immergono in acqua.

Sepolto in mare per una settantina d’anni, non è improbabile che l’oggetto sia rimasto in zona per tutto questo tempo, per venire però alla luce soltanto ora. Certo è che la vicenda ha obbligato la capitaneria di porto di Gallipoli a interdire l’aerea alla balneazione e gli specialisti del Servizio difesa antimezzi insidiosi ad intervenire per il recupero. La spoletta di prossimità è stata recuperata questa mattina.  

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