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Giovedì, 28 Marzo 2024
Nardò

Processo a imprenditori e caporali: Regione Puglia si costituisce in giudizio

La giunta di Vendola vuole essere presente nel procedimento scaturito dall'operazione "Sabr" condotta dai carabinieri nel maggio scorso. Il Comune di Nardò ha deciso ieri per il no, suscitando la vivace reazione di Sel

BARI – Contrariamente a quanto deciso dal Comune di Nardò, nel cui territorio si sarebbe consumata una triste vicenda di sfruttamento di lavoratori stagionali extracomunitari, la Regione Puglia ha deciso oggi la costituzione di parte civile nel procedimento per il quale 15 persone - tra imprenditori, proprietari di terreni agricoli, caporali cassieri e capisquadra - sono state rinviate a giudizio. Tra i capi di imputazione contestati anche la riduzione in schiavitù, l’associazione per delinquere e la tratta di persone. 

Il convincimento dell’accusa riguarda l’esistenza di un sodalizio che reclutava e smistava in varie regioni i lavoratori extracomunitari che venivano poi mandati sui campi, retribuiti con paghe irrisorie, sottoposti a turni di lavoro pesanti ed alloggiati in condizioni più che precarie.

Il procedimento penale che si aprirà il 31 gennaio nasce dall’operazione “Sabr” condotta dai carabinieri del Ros e dai colleghi del comando provinciale nel maggio scorso sulla scia dell’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Elsa Valeria Mignone: ventidue furono allora le misure di custodia cautelare firmate del gip Carlo Cazzella. Ma in sei sfuggirono all’arresto, riparando con ogni probabilità nei paesi d’origine, mentre la posizione di uno degli imprenditori è stata definitivamente archiviata.

La decisione del governo regionale arriva dunque il giorno successivo a quella, di segno opposto, dell’amministrazione comunale neretina. Il sindaco, Marcello Risi, con dovizia di eccezioni di tipo legale ha spiegato ieri le sue ragioni, pur nella ferma condanna di ogni forma di illegalità e di sfruttamento di manodopera nel territorio di sua competenza. Ma le argomentazioni non sono servite a sopire i malumori e le polemiche che, invece, sono esplose sul piano politico: Vincenzo Renna, componente della giunta e rappresentante di Sel, ha rimesso la sue delega alle politiche  migratorie ed il partito che fa capo a Nichi Vendola sta valutando il ritiro del sostegno al governo cittadino. 

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