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Giovedì, 28 Marzo 2024
Respinta la richiesta di opposizione / Nardò

Lo scontro sul caso “firme false”: archiviata querela di Mellone contro Losavio

Il giudice per le indagini preliminari Laura Liguori ha definitivamente archiviato la denuncia del primo cittadino contro l’esponente politico che in campagna elettorale aveva chiesto pubblicamente chiarimenti sulla vicenda delle autentiche e dei faldoni spariti in Comune

NARDO’ - Nuova appendice della roboante questione delle presunte “firme false” che da alcuni anni infiamma il dibattito politico neritino al netto dell’inchiesta penale avviata dalla procura di Lecce a seguito degli esposti presentati dagli esponenti politici dell’opposizione del sindaco Pippi Mellone. E la querela del primo cittadino nei confronti del suo iniziale competitor nell’ultima campagna elettorale, Pierpaolo Losavio, va definitivamente in archivio.  

La questione delle firme false e dei faldoni spariti dagli uffici comunali era diventata terreno di scontro anche nell’ultima campagna elettorale (che ha poi portato alla riconferma di Mellone alla guida di palazzo di città) con la richiesta di “doverosi” chiarimenti posti anche dall’allora candidato sindaco, poi ritirato, Pierpaolo Losavio sostenuto da Impegno Civico per Nardò, Svegliati Nardò, Artigiani e Commercianti e Lista Losavio Sindaco.

Losavio aveva invitato perentoriamente e senza mezzi termini l’attuale primo cittadino a “fare chiarezza” sulle questioni in auge, riferendo in consiglio comunale o smentendo il tutto. O in alternativa a presentare le sue dimissioni.

Alle esternazioni di Losavio, veicolate anche attraverso social e comunicati stampa, Mellone aveva replicato con una querela per diffamazione. E ora il giudice per le indagini preliminari Laura Liguori ha ordinato l’archiviazione di quella querela per il reato contestato di diffamazione.

Mellone aveva annunciato e poi presentato, tramite il proprio legale Andrea Giuranna, la denuncia-querela in seguito alle dichiarazioni rese da Losavio sulla propria pagina facebook inerenti l'operato del sindaco per le questioni delle  "firme false" ed il conseguente misterioso furto presso gli uffici comunali del faldone contenente i moduli sottoscritti dai denuncianti.

Dopo una prima archiviazione richiesta dal pm, il sindaco Mellone, per tramite del proprio legale, aveva presentato la relativa opposizione. Ieri l’atto conclusivo innanzi al gip, presenti anche i difensori di Losavio, gli avvocati Stefano Martina e Andrea Bianco, con il rigetto dell'opposizione e relativa conferma dell’archiviazione.

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