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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Parcheggi per disabili occupati. Padre esasperato scrive a vigili e sindaco

Sosta selvaggia e scivoli ostruiti da vetture e bancarelle, problematica senza fine nella marina di Santa Caterina. Il padre di un ragazzo diversamente abile si rivolge al comandante della polizia locale e al Comune e chiede più tutela

SANTA CATERINA (Nardò) - Il senso del rispetto e dell’educazione civica e stradale sempre più leso e calpestato. E la caccia al parcheggio ad ogni costo, specie nella stagione estiva, lascia sempre il segno. Penalizzando sempre più le categorie meno fortunate e bisognose di tutela. Accade sempre. E troppo spesso. Quasi una routine, che nell’indifferenza generale, diventa una prassi consolidata. E aberrante. Una cultura da cambiare, nella testa e nelle manovre che portano a calamitarsi nei posti da occupare anche quando non si potrebbe. E la ridda di stalli dei parcheggi riservati ai portatori di handicap occupati abusivamente, o anche gli scivoli intralciati da vetture, bancarelle o altri mezzi, continuano a perpetrarsi. Una situazione al limite che si vive, a fatica,  anche nella marina di Santa Caterina di Nardò, dove Sebastiano Francone, padre di un bambino diversamente abile di otto anni costretto sulla sedie a rotelle, ha deciso da lamentare apertamente tutto il suo disagio e la sua indignazione.

Con una lettera indirizzata in primo luogo al comandante della polizia locale di Nardò, Cosimo Tarantino, ma posta all’attenzione anche del sindaco Risi, all’assessore competente e al sindaco Sfida, il padre esasperato ha raccontato la serie di episodi quotidiani che a bordo della propria auto, con il figlioletto al seguito, è costretto a vivere e subire. E che non fanno altro che acuire le già gravi difficoltà esistenziali che verosimilmente vivono anche altre famiglie con persone affette da disabilità.         

“Gli stalli per persone diversamente abili sono occupati in modo totalmente abusivo, gli scivoli intralciati da vetture in divieto di sosta e con non mia troppa meraviglia, persino un furgone dei panini in sosta perenne sui già pochi stalli per disabili disponibili a Santa Caterina, probabilmente perché qualche automobilista ha impropriamente occupato lo spazio per cui sicuramente il commerciante paga”, scrive Francone, “è quindi mai possibile che nessuno degli agenti di polizia municipale in servizio noti queste cose? A Nardò oramai vige la più totale anarchia” incalza il firmatario della missiva, “da un lato i cittadini indisciplinati che hanno trasformato le strade in un percorso ad ostacoli, mancando di rispetto a chi già vive in condizioni sfavorevoli, e dall'altra le autorità che, a parer mio, fanno finta di non vedere, trasformando le persone diversamente abili in diversamente considerate”.

Da qui Sebastiano Francone suggerisce di intensificare il servizio di rimozione che a suo modo di vedere  rappresenterebbe  l'unica alternativa “se non si riesce a fare un cambio di rotta repentino”. E rivolgendosi in maniera diretta sempre al comandante dei vigili, aggiunge: “Sono pienamente consapevole del fatto che non è lei in prima persona ad essere per strada a rilevare le infrazioni, ma le posso garantire che quando siamo presi dall’esasperazione e chiediamo aiuto ai suoi agenti, non tutti, ma molti di loro, si limitano a fischiare per minuti e minuti fino a quando il proprietario del veicolo, magari anche scocciato, non si decide a spostare la vettura, e il tutto probabilmente senza che venga verbalizzata l’infrazione. Se solo si scrivesse di più e si fischiasse di meno, si potrebbero educare gli automobilisti indisciplinati, riducendo sensibilmente anche il vostro impegno quotidiano nella gestione del traffico e della viabilità”.

E quindi l’amara conclusione in fondo alla lettera di denuncia. “Mi chiedo, se io parcheggiassi su uno degli stalli della polizia municipale, lo notereste? Credo proprio di si” commenta con amarezza Francone, “e allora perché non notare una vettura che blocca uno scivolo per disabili di un marciapiede, o le numerose roulotte e camper dei turisti in sosta illegale lungo tutta la nostra bella costa, e tanto tanto altro ancora? Confido in una presa di posizione sua, e degli amministratori” conclude “affinché la nostra Nardò possa finalmente essere realmente fruibile a tutti”.

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