Torrente Asso libero da detriti e rifiuti d'ogni genere. "Grazie al Movimento 5 Stelle"
Testardi, alla fine ce l'hanno fatta. E che sia un buon inizio, molti sperano. E cioè, che la pulizia della "Vora" e delle "Colucce", stiamo parlando del torrente Asso, sia un impegno da parte dell'attuale amministrazione comunale e delle prossime
NARDO’ – Testardi, alla fine ce l’hanno fatta. E che sia un buon inizio, molti sperano. E cioè, che la pulizia della “Vora” e delle “Colucce”, stiamo parlando del torrente Asso, sia un impegno da parte dell’attuale amministrazione comunale e di quelle che verranno. E’ in sintesi l’auspicio del Movimento 5 Stelle di Nardò, che intanto si accaparra la soddisfazione per essere riuscito a fare smuovere le acque.
Meglio: “Le tonnellate di detriti, vegetazione e di rifiuti si erano accatastati pericolosamente per anni a ridosso delle griglie di ritenzione della Vora delle Colucce, ostruendone il regolare deflusso delle acque”, si legge in una nota del movimento. “Oggi possiamo finalmente constatare che i lavori per la rimozione dei rifiuti sono stati avviati ed ultimati – continua il comunicato - ed è stato ripristinato lo stato originario dei luoghi, anche perché negli anni la città è stata tormentata da continue e ricorrenti alluvioni che hanno determinato ampie esondazioni del famigerato torrente Asso”.
Era il 25 novembre 2011, quando il Movimento 5 Stelle segnalò al sindaco di Nardò “il grave pericolo del canale Asso”. Ma a quanto pare, non se ne fece nulla. “Nei mesi successivi, nonostante i frequenti sopralluoghi e le incessanti sollecitazioni – aggiungono - la situazione non mutava, confermando in noi la consapevolezza, che chi amministra questa città, vive paradossalmente in una dimensione immaginaria, con la difficoltà a percepire i disagi della gente comune, di quella che lavora una vita e che con sacrificio realizza una propria casa o un’attività commerciale e che teme di perderla per l’incompetenza e la superficialità degli amministratori comunali”.
E concludono: “Chiediamo comunque che la prossima pulizia non sia fatta fra tanti anni, così com’è purtroppo è accaduto; una corretta programmazione della manutenzione comporterebbe, oltre che una riduzione dei costi dei lavori, l’allontanamento del rischio inonadazione”.