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Giovedì, 28 Marzo 2024
Otranto Castro

L’ira del fronte del no: “Parco eolico offshore? Il progetto è carta straccia”

All'incontro della società a Minervino con alcuni esperti, seguono le risposte secche di coloro che si stanno opponendo all'idea delle pale al largo, fra Castro e Otranto

LECCE – Il “fronte del no” si ribella. Chi sta contrastando il progetto di un parco eolico al largo del tratto di mare compreso fra Otranto, Santa Cesarea Terme e Castro e ha preso atto da lontano della riunione avvenuta a Minervino di Lecce, replica in queste ore con una secca considerazione: davanti a una folta platea, quel progetto è “carta straccia”, usando le parole del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia domani e presidente del Movimento regione Salento.

“Tentare d’indorare la pillola funesta di ben cento pale galleggianti da piazzare nel mare del Salento, a pochi chilometri da una delle coste più belle al mondo, con la promessa di migliaia di posti di lavoro, è un’operazione di marketing non solo deprecabile ma assurda, visti i numeri mirabolanti di cui si favoleggia”, sbotta Pagliaro. E non si ferma qui, l’editore leccese e consigliere regionale del centrodestra a Palazzo Capruzzi. “Sfiora addirittura il ridicolo – aggiunge, riferendosi sempre alla situazione e alle parole pronunciate ieri - quando, a margine di convegni organizzati da qualche sindaco (Ettore Caroppo, ndr), consapevolmente o inconsapevolmente complice delle multinazionali, si annuncia un incremento del pescato grazie alle zone d’ombra create dalle pale”.

“Noi non abbiamo l’anello al naso – prosegue Pagliaro -, e alla società Odra Energia che insiste nel voler realizzare il suo mega progetto nel Canale d’Otranto, ancora una volta opponiamo un muro invalicabile perché, lo ribadiamo, il danno paesaggistico che deriverebbe dall’impatto visivo di questo esercito di mostri galleggianti di quasi 300 metri d’altezza schierato nel nostro mare sarebbe irreparabile, e non c’è prezzo che possa ripagarlo e farci retrocedere, neppure di mezzo passo”. Una buona fetta del territorio ha preso posizione con una manifestazione che s’è svolta il 21 novembre scorso a Porto Miggiano. Quel giorno erano scesi in campo il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, così come tanti sindaci, amministratori locali, associazioni e semplici cittadini.

Sono seguite deliberazioni in vari Comuni e la mozione contro i parchi eolici offshore è stata sottoscritta dall’ente “Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”, così come dalle amministrazioni comunali di Alessano, Alliste, Andrano, Arnesano, Botrugno, Cannole, Caprarica di Lecce, Carmiano, Carpignano Salentino, Castro, Castrignano del Capo, Cavallino, Collepasso, Corsano, Cutrofiano, Diso, Gagliano del Capo, Galatina, Galatone, Gallipoli, Giuggianello, Giurdignano, Guagnano, Leverano, Lizzanello, Maglie, Martignano, Matino, Melpignano, Miggiano, Muro Leccese, Nociglia, Novoli, Ortelle, Otranto, Palmariggi, Poggiardo, Porto Cesareo, Sanarica, San Cassiano di Lecce, Santa Cesarea Terme, Sogliano Cavour, Seclì, Soleto, Specchia, Supersano, Taviano, Tiggiano, Tricase, Ugento, Uggiano La Chiesa, Vernole e Zollino.

“Ci amareggia constatare che, nel fronte del no che vede uniti amministratori locali di ogni colore politico, ambientalisti e la gente del Salento, si stia aprendo qualche crepa mascherata sotto le belle parole dell’apertura e del confronto”, prosegue Pagliaro, tornando a discutere dell’incontro . “Crepe – aggiunge - che fiancheggiano l’ennesimo assalto al nostro paesaggio. Non possono esserci margini di trattativa su un progetto da bocciare incondizionatamente”. Pagliaro, ne ha anche per il docente Arturo De Risi, presente a quella riunione, ritenendo “paradossale che il presidente del Distretto tecnologico sull’energia venga a darci lezioni, contestando le azioni di protesta contro nuovi assalti al nostro paesaggio. Basta un dato solo per zittirlo: la Puglia produce già quasi un quinto dell’energia green in Italia”. 

A questo punto, l’appello che rivolge il consigliere è direttamente alla Regione Puglia, perché assuma una posizione sulla vicenda, portando il discussione in Consiglio regionale la mozione presentata nel novembre scorso, con cui si chiede di bocciare il progetto. “Per quanto ci riguarda – conclude -, l’istanza presentata da Odra Energia a dicembre scorso per avviare l’iter autorizzativo è carta straccia. Il mare e la bellezza del Salento non sono in vendita”.

Molto netta è anche la presa di posizione di Alberto Capraro, vicesindaco di Castro, che affida il suo pensiero ai social. “Il fronte del sì esce allo scoperto e si riunisce a Minervino in un incontro riservato a soli residenti, con al tavolo solo favorevoli al parco eolico e i responsabili di Odra Energia. Scelte. Le dichiarazioni sono le seguenti: visto che si dovrà fare è bene governare noi il processo. Voi chi? – si chiede Capraro - come fate a sapere che si farà? Quali compensazioni, dunque, state concordando e a che titolo? I comuni costieri hanno deliberato contro questo parco eolico così come l'assemblea dei sindaci della Provincia di Lecce. Il comune di Castro – aggiunge - durante l'incontro con Odra Energia ha declinato ogni discussione su compensazioni prima che si potesse visionare il progetto presentato al Ministero”.

Capraro si chiede, dunque,  se i relatori presenti ieri ne abbiano una copia? “Perché i comuni costieri invece non l'hanno ricevuta? La storia si ripete? Sì, quella del tentativo di comprare un territorio da una parte e quella di svenderlo dall'altra forse. Noi la schiena la manterremo dritta nell'interesse della comunità, della sua identità e della sua economia.  Vedremo. È giunto il momento di essere ancora di più determinati. È giunto il momento – conclude - di tornare a farci sentire a Roma”.

La risposta di Caroppo a Pagliaro

A stretto giro, il sindaco di Minervino di Lecce, Ettore Caroppo, ha riposto a Paolo Pagliaro con un suo comunicato. Dicendo che "pensa che siamo tutti stupidi ad iniziare dal sottoscritto passando dal presidente di Legambiente Puglia Ronzulli, dal presidente Delledonne per arrivare al professor De Risi stimatissimo e riconosciuto come un’eccellenza della nostra Università e che tutti insieme ci facciamo infinocchiare da documenti che a suo parere sono carta straccia è un suo problema".

"Sono certo saprà smentire quanto affermato e che lo dimostrerà quanto prima con documenti e atti e non solo a partole al fine di consentire al Consiglio comunale di Minervino di Lecce di esprimersi sulla vicenda. Consiglio comunale - precisa Caropppo - che proprio su questi temi si è sempre contraddistinto per la sua esperienza e competenza. A Pagliaro chiedo la cortesia di rispettare l’autonomia e l’autodeterminazione dei Consigli comunali che nel nostro caso ha solo voluto, prima di esprimersi, più informazioni e certamente non quello di aprire fronti che non porterebbero a nulla".

"Sa bene che molti sindaci e consiglieri comunali di quell’elenco di comuni che tenta di rivendicare come suo risultato per i suoi obbiettivi di consenso elettoralistico non gradiscono questo suo modo di fare tirandoli per la giacchetta. Ricordo a me stesso che il  muro contro muro  già in passato ha portato a risultati infelici vedendosi realizzare le opere e condannato i territori, ancor prima che cittadini, al niente. Abbiamo un’emergenza climatica, ci dia il suo vaccino. Abbiamo un'emergenza bolletta luce e gas, ci dia la sua soluzione. Noi sindaci, così come lo sa bene anche Pagliaro, sappiamo bene che le nostre delibere di Consiglio ai fini della rilascio dell’autorizzazione, che spetta solo soltanto ed esclusivamente ai tre ministeri interessati: Mise, Mite e Ministero dei Beni culturali, non contano nulla. Basta con il grillismo", conclude Caroppo." Avere un’informazione non a senso unico per avere maggiori elementi per decidere è forse un reato in questa provincia?".

Le adesioni, nuove incluse

Contro il progetto, intanto, vi sono state diverse, nuove adesioni. Ecco l'elenco, con diversi vecchi e nuovi firmatari: Gianfranco De Blasi (consigliere regionale) Antonio Gabellone (consigliere regionale, ex presidente della Provincia di Lecce; Pierluigi Lopalco (consigliere regionale, ex assessore regionale alla Sanità); Paride Mazzotta (consigliere regionale); Donato Metallo (consigliere regionale, ex sindaco di Racale); Stefano Minerva (presidente della Provincia di Lecce e sindaco di Gallipoli;Osvaldo Stendardo (sindaco di Alessano); Emanuele Solazzo (sindaco di Arnesano); Irene Chilla (sindaca di Bagnolo del Salento), Gianluca Tommasi (sindaco di Calimera); Leandro Rubichi (sindaco di Cannole); Paolo Greco (sindaco di Caprarica di Lecce); Gianni Erroi (sindaco di Carmiano); Luigi Fersini (sindaco di Castro); Franco Petracca (asindaco di Castrignano del Capo); Bruno Ciccarese (sindaco di Cavallino).

Ancora: Luigi Melissano (sindaco di Cutrofiano); Salvatore Coluccia (sindaco di Diso); Flavio Filoni (sindaco di Galatone); Luca Benegiamo (sindaco di Giuggianello); Dino Sorrento (sindaco di Guagnano); Fabio Tarantino (sindaco di Martano); Johnny Toma
(sindaco di Matino); Michele Sperti (sindaco di Miggiano); Giuseppe Maglie (sindaco di Montesano Salentino); Antonio Lorenzo Donno (sindaco di Muro Leccese); Pierpaolo Cariddi (sindaco di Otranto); Franco Zezza (sindaco di Palmariggi); Stefano Prete
(sindaco di Parabita); Paolo Rizzo (sindaco di Presicce Acquarica); Silvia Tarantino (sindaca di Porto Cesareo); Gabriele Petracca (sindaco di San Cassiano); Francesco Villanova (sindaco di Salve); Cosimo Piccione (sindaco di Sannicola); Pasquale Bleve (sindaco di Santa Cesarea Terme).

E poi: Antonio Casarano (sindaco di Seclì); Giovanni Casarano (sindaco di Sogliano Cavour); Graziano Vantaggiato (sindaco di Soleto); Bruno Corrado (sindaco di Supersano), Giuseppe Tanisi (sindaco di Taviano); Andrea De Paola (sindaco di Uggiano La Chiesa); Franco Leo (sindaco di Vernole).

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