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Sabato, 20 Aprile 2024
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Catena con lucchetto sulla strada per il mare. Accesso inibito alle auto

La denuncia di un turista, padre di un ragazzo disabile, che lamenta l'installazione di una sbarra che vieta l'accesso in località "Marinelle", a Porto Badisco. Dal sopralluogo emerge la chiusura alle sole vetture in zone pinetate

OTRANTO - Una catena che fa la “differenza”. Nel cuore del Parco costiero Otranto-Santa Maria di Leuca-Bosco di Tricase, in località “Marinelle”, in prossimità di Porto Badisco, l’installazione di una catena con lucchetto che inibisce l’accesso al mare è l’elemento su cui si sta concentrando la denuncia di un turista, Umberto Sammartino, ingegnere di Vastogirardi, località molisana nella Provincia di Isernia, da anni frequentatore assiduo del Salento e delle sue coste, nei confronti delle autorità preposte.

L’uomo, padre di un figlio disabile, racconta che lo scorso 7 luglio si è recato con quest’ultimo, come suo solito, nella località adiacente alla Grotta dei Cervi, dove insiste una stradina non asfaltata che si stacca dall’arteria provinciale e conduce al mare: ma, arrivato sul posto, con somma meraviglia, e dopo vent’anni di frequentazione ed utilizzo di quella strada, ha riscontrato la presenza di una sbarra con lucchetto.

Nel testo della lettera denuncia, inviata al sindaco e al comando dei vigili urbani di Otranto e per conoscenza al primo cittadino di Uggiano La Chiesa e alla Pro loco, sottolinea come quanti vogliono accedere al mare debbano per forza parcheggiare le auto su terreni agricoli in prossimità dell’accesso sbarrato ed “utilizzare una specie di bus per accedere al mare con prezzo imposto di 5€ a persona”.

L’ingegnere Sammartino chiede che venga eliminato l’impedimento ed accertata la “regolarità della chiusura” e dello svolgimento di “attività turistiche in zone agricole vincolate (ambientale, archeologica, paesaggistica) con i danni ambientali che comporta”. Nella risposta ottenuta dal Comando dei vigili urbani, risulta che la catena sia stata posta dal Comune di Otranto con ordinanza del 12 giugno 2012.

L’ingegnere commenta: “Mi è stato spiegato dai vigili di Otranto che si tratti di una chiusura per tutelare i luoghi dagli incendi, ma mi sembra una motivazione insensata, in quanto non è bloccando un accesso che si salvaguarda un luogo, se poi, nelle vicinanze, sono concessi pic-nic, col rischio di fumatori disattenti che buttano sigarette e quant’altro. La strada è pubblica e deve restare tale”.  

Riguardo poi alla situazione specifica della “disabilità”, sarebbe presente un cartello con un numero da contattare per l’apertura e l’accesso ai portatori di handicap: “Anche questo è un fatto assurdo – precisa -. Io vengo sul posto e devo chiamare qualcuno che venga ad aprire. Poi magari non risponde. È tutto paradossale”. Quindi fa notare che, nel testo dell’ordinanza sindacale, si fa divieto di transito e di sosta nelle zone boschive e pinetate, senza alcun riferimento all’installazione di una catena.

Pertanto l’ingegnere annuncia di voler attendere ancora qualche ora, per avere risposte precise da parte delle autorità competenti. Ma la volontà è quella di portare avanti questa battaglia, costi quel che costi.

Il sopralluogo. La sbarra c’è, ma la fruizione pubblica è garantita

Incuriositi dalla denuncia, ci siamo recati sul posto a verificare le reali condizioni: la sbarra c’è, con il testo dell’ordinanza in esposizione, ma l’accesso al mare non è inibito alle persone, ma alle vetture, trovandosi in una zona pinetata, sulla quale vige la normativa regionale di tutela delle aeree dagli incendi e che l’ordinanza sindacale, valida nei mesi estivi, recepisce pienamente.

L’inibizione come è possibile riscontrare dalle foto è alle sole vetture, quindi, la fruizione pubblica dell’area è tutelata. Quanto alle esigenze dei disabili sono esposti dei numeri a disposizione, per garantire l’accesso a quanti ne hanno necessità.

Il sindaco di Otranto: “Scelta a tutela delle pinete”

“Quello in oggetto è uno dei tanti luoghi preclusi all’accesso veicolare nel periodo estivo, stante il decreto della Regione Puglia per la prevenzione degli incendi boschivi nelle zone pinetate – spiega il sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, -  la collocazione della sbarra è a tutela dei luoghi, che altrimenti sarebbero assaliti dai veicoli. Esistono solo alcune deroghe nell’ordinanza a cui è concesso il transito”.

Sul caso specifico, il sindaco chiarisce di non conoscere l’esigenza di chi contesta la scelta, ma sottolinea che sia garantita l’assistenza e la possibilità di accessi a mare a misura di disabile in più luoghi del territorio. Sul posto, invece, è garantita l’assistenza personalizzata, grazie a dei numeri di telefono.


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