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"Club Unesco di Otranto: no ad usi di propaganda"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Enrico Risolo, presidente del Club Unesco di Otranto. Il suo appello: "Non se ne faccia un uso meramente propagandistico".

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Enrico Risolo, presidente del Club Unesco di Otranto. Il suo appello: "Non se ne faccia un uso meramente propagandistico".

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Egr. Direttore,

esprimo a Lei il mio rammarico per come viene trattato un tema così importante come quello dei principi basilari ai quali si ispira l'Unesco e che è stato ripreso da alcuni organi di stampa, facendo un uso improprio di quei valori che rappresentano le fondamenta di questo organismo dell'Onu, che si propone prioritariamente di promuovere la pace e l'accoglienza, nonché il rispetto dei diritti umani attraverso la cultura e la scienza, e non puntando l'attenzione esclusivamente sulla necessità di essere riconosciuti dall'Unesco per meriti prettamente simbolici, quasi come se l'obiettivo in questione fosse un atto dovuto.

Mi riferisco al riconoscimento quale "Patrimonio mondiale dell'umanità" di un Bene (nella sua unicità o nel suo complesso), che, seppur ambito, non deve rappresentare l'unico obiettivo, per chiunque voglia perseguire questo fine, e non lo rappresenterà in modo esclusivo certamente per noi del Club Unesco di Otranto. L'attività che abbiamo cominciato a svolgere ha visto si l'avvio di un lavoro scientifico - culturale, consistente nella produzione di un dossier attraverso il quale si darà consistenza a quella che sarà una richiesta in questa direzione, ma contemporaneamente teniamo a promuovere quei principi fatti propri dall'Unesco, che vedono la centralità della promozione della pace, dell'accoglienza e del rispetto dei diritti umani, attraverso la conoscenza della propria storia, la valorizzazione dei propri usi e costumi, e attraverso la coscienza di quello che la nostra storia ha rappresentato e continua a rappresentare, essendo oggetto di attenzione di quanti visitano la nostra città, attratti spesso dall'ammirazione verso i Martiri Otrantini e verso i luoghi che ne testimoniano la Fede o ammaliati dalla bellezza dei numerosi monumenti che riempiono questa terra.

Certo, non possiamo escludere che un giorno si possano raggiungere obiettivi più prestigiosi, ma questi non avrebbero senso se non venissero accompagnati da quei contenuti che la nostra terra salentina ha nel proprio Dna, e che ne hanno fatto una terra di accoglienza, tanto da essere proposta negli anni scorsi come candidata al premio Nobel per la pace. Nel contempo, sono in preparazione dei Forum che ripercorreranno quegli eventi, che hanno visto protagonista la nostra città nella fase di maggiore immigrazione sulle nostre coste e che hanno coniugato l'impegno della cittadinanza, delle Istituzioni, delle Forze dell'ordine al di là del proprio compito di istituto, esaltando quel senso di umanità che si riconosce nella popolazione salentina. La ringrazio dell'attenzione che vorrà darci, auspicando che quanti hanno a cuore la nostra città, non ne facciano un uso meramente propagandistico, e che accompagnino lo spirito che muove il nostro Club.

Enrico Risolo
Presidente Club Unesco di Otranto

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