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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Fermati in alto mare, ad Otranto approdano 31 immigrati

Intercettati dalle "fiamme gialle" in un'operazione di controllo costiero, erano su una barca da pesca, a cinque miglia al largo di Santa Maria di Leuca: tra loro 6 minorenni. Arrestato scafista turco

OTRANTO - Trentuno clandestini nella notte di Otranto: la nuova odissea in mare, il pellegrinaggio costante degli immigrati sulle rotte salentine prosegue ad un ritmo abbastanza sostenuto, anche se questa volta, rispetto ai due precedenti sbarchi, i numeri sono notevolmente ridimensionati. Ad intercettare, in tarda serata, l'imbarcazione da pesca, sono stati gli uomini dell'unità navale delle "fiamme gialle", che, in tarda serata, in una classica operazione di perlustrazione in mare, si sono imbattuti nel natante, che viaggiava a circa 5 miglia al largo di Santa Maria di Leuca.

Avvicinatasi per i controlli di rito, i mezzi con a bordo i militari della finanza, hanno riscontrato la presenza sulla barca di numerosi clandestini sottocoperta. È stato, quindi, intimato l'alt al natante, un motoscafo di circa 10 metri, privo di bandiera, ma con compartimento "Amsterdam", abbordato e scortato dalle unità navali della guardia di finanza, sino al porto di Otranto, ove le "fiamme gialle" hanno proceduto al sequestro dello stesso ed all'arresto dello scafista di nazionalità turca.

Nel porto di Otranto, a coadiuvare i finanzieri, sono intervenute anche le forze di polizia della locale stazione. I 31 clandestini, tutti uomini, di presunta origine afgana, pakistana ed iraniana, sono stati soccorsi dall'intervento del personale medico del 118 di Otranto e dai volontari della Misericordia. Tra loro anche sei minorenni. Quindi, sono stati condotti al centro "Don Tonino Bello" di Otranto, dove si stanno svolgendo le rituali procedute di identificazione.

L'attività di servizio ha visto interessati il gruppo aeronavale di Taranto, il reparto aeronavale di Bari ed il comando provinciale di Lecce, nell'ambito dell'operazione congiunta "Aeneas 2011", condotta, al pari dell'operazione "Ermes" di Lampedusa, dall'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli stati membri dell'Unione europea (Frontex), che vede il coinvolgimento dei mezzi aeronavali della guardia di finanza, della capitaneria di porto e di altri Paesi europei, per contrastare i flussi migratori clandestini provenienti dalle coste della Turchia e della Grecia.

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