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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Frassanito, tra rigenerazione urbana ed una consapevolezza “turistica”

Il sindaco di Otranto ribadisce ai residenti e agli imprenditori dell'area l'impegno dell'amministrazione a perseguire la riqualificazione del territorio: "Usciamo dal pregiudizio che questa sia un'area esclusivamente agricola"

OTRANTO – Il futuro di Frassanito, le prospettive di crescita e sviluppo: sono stati questi i temi al centro di un incontro con gli imprenditori locali e i residenti della zona otrantina con il sindaco, Luciano Cariddi, presso il ristorante “Da Umberto”. Nel corso della serata, il primo cittadino ha affrontato le criticità dell’area, ragionando assieme ai presenti sulle scelte impostate dalla propria amministrazione nel quinquennio che si chiude e che s’intendono compiere nel prossimo futuro.

Frassanito deve uscire dal pregiudizio di essere intesa solo come un’area prevalentemente agricola”. Il messaggio lanciato da Cariddi è stato preciso. Secondo il primo cittadino, infatti, la prospettiva di una seria programmazione turistica per il territorio rappresenta la vera sfida da cogliere per il bene della comunità locale.

“Quello che è mancato nel passato – ha precisato nel suo intervento - è stata l’attenzione ad uno sviluppo di quest’area che non fosse esclusivamente agricolo”. Per Cariddi, si è trattato di un “equivoco” che non ha permesso “finora una programmazione turistica completa che, invece, oggi vogliamo perseguire”: “Abbiamo lottato – ha ribadito - sui tavoli della concertazione per far passare questa linea e poter tutelare le esigenze di questo comprensorio, che, nel tempo, con la realizzazione di numerose strutture ricettive ha da tempo perduto i requisiti di area rurale”Un momento dell'assemblea-2.

“Riconoscere questa nuova evoluzione, senza snaturare l’identità di Frassanito – ha proseguito -, ci permetterà di pianificare lo sviluppo, tenendo fede alle peculiarità di questo territorio”. Il sindaco ha poi ricordato il progetto di rigenerazione urbana programmato proprio nell’area: “La nostra intenzione – ha concluso – resta comunque quella di avviare un percorso rigenerante di questa zona, per raggiungere una riqualificazione urbanistica e paesaggistica dei contesti e garantire più qualità e servizi al turista. Otranto non si ferma al rondò di Alimini”.

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