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Maxi furto nell'area di servizio: in fuga con "bionde" e 20 mila euro

Il bar di un distributore è stato preso di mira da alcuni malviventi che, nella notte, ne hanno dapprima manomesso l'antifurto, poi la porta d'ingresso. Hanno rovistato tra scaffali e registratore di cassa. Ingente il bottino

OTRANTO  - Un aspetto è evidente.. Non si è trattato di una serata particolarmente fortunata per i distributori di carburante. Ancora meno per quelli "Agip". Prima del tentato colpo eseguito a  Trepuzzi, infatti, i malviventi hanno preso di mira l'omonima area di rifornimento alle porte di Otranto, ad un centinaio di metri dai tornanti che conducono nel centro del borgo. Alcuni individui, intorno a mezzanotte, hanno raggiunto l'attività muniti di arnesi da scasso: hanno manomettendo la porta dell'ingresso posteriore, danneggiando il sistema di allarme, per poi introdursi nei locali della caffetteria. Non hanno risparmiato alcuno scaffale interno: dopo aver rovistato ovunque, infatti, si sono impossessati di svariati pacchi di sigarette, per poi dirigersi in direzione del registratore di cassa. Davanti all'incasso, devono essere rimasti allibiti. Il deposito conteneva, infatti, una somma tutt'altro che esigua: 20 mila euro, in contanti.

Forse l'incasso di una giornata o più giornate di lavoro,  lasciato incautamente nel cassetto. A quel punto, le "bionde" sono passate in secondo piano: la banda ha arraffato il possibile,  tenendo però ben stretto il denaro, per poi  dileguarsi lungo  le vie adiacenti. presumibilmente imboccando la Strada statale 16, comodamente situata a pochi metri dal luogo del colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione locale, coordinati dai colleghi della compagnia di Maglie che hanno, immediatamente, rinvenuto i nastri del sistema di videosorveglianza, ora al vaglio degli inquirenti. Le telecamere, istallate nelle vicinanze e all'interno dell'area, potrebbero rivelarsi determinanti per l'attività investigativa dell'Arma orientata, in queste ore, a chiarire se vi sia un nesso tra il maxi-furto compiuto nella Città dei martiri e l'altro, meno fruttuoso,  messo a segno poco dopo Trepuzzi.

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