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“Approdi e naufragi” per “raccontare l’esodo” dalla vicina Albania

Si terrà ad Otranto l'ennesima manifestazione culturale che vuole commemorare e celebrare il ventennale dei primi sbarchi dall'Est sulle coste pugliesi e salentine. Due giorni di incontri sulla vicenda che ha segnato un territorio

OTRANTO - “Approdi e naufragi. Raccontare l’esodo”. È questo il titolo della manifestazione culturale che ricorda il ventennale dello sbarco albanese in Puglia: un viaggio nella memoria che torna ancora una volta a celebrare quell’epoca che ha segnato il territorio di Otranto. All’evento parteciperanno alcuni tra i maggiori scrittori europei che si sono occupati di analizzare il fenomeno della migrazione.

Il programma della due giorni, 18 e 19 novembre 2011, prevede la presentazione del saggio di Alessandro Leogrande, “Il naufragio” (edito da Feltrinelli) sulle vicende della Kater I Rades; la conferenza stampa di presentazione del progetto dell’opera realizzata dal relitto della nave albanese, alla presenza dello scultore greco Costas Varotsos e del presidente della Biennale dei giovani artisti del Mediterraneo, Luigi Ratclif; il recital “Madrigne” della compagnia delle poete, autrici che hanno raccontato l’esperienza dell’esodo e vissuto sulla loro pelle la condizione dell’esule.

Ogni elemento di questa vicenda è ricco di valori e significati: uomini, luoghi, avvenimenti, storia e memoria si intrecciano per ricordare quanto sia fondamentale non dimenticare. Per ogni pugliese, per ogni italiano, il grande esodo albanese del 1991 rappresenta un punto di svolta, un passaggio obbligato, nella vita di chi lo ha vissuto.  Ancora oggi, nel ventennale di quegli accadimenti, italiani e albanesi continuano a discuterne, a portarne i segni addosso. Chi più, chi meno. Per informazioni sul programma completo www.comune.otranto.le.it

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