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Venerdì, 19 Aprile 2024
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OTRANTO AL VOTO: LE ATTESE DELLA POLITICA

Pd e Pdl chiudono la campagna elettorale con i comizi di Stefàno e Fitto: al voto per capire la nuova collocazione politica della città dei Martiri. Possibile outsider l'Udc

Si chiude ad Otranto la campagna elettorale e la serata riserva un finale col botto: da un lato, il Partito Democratico, che, alle ore 20, in piazza De Donno, concluderà la propaganda elettorale con il consigliere regionale, Dario Stefano, otrantino doc, coadiuvato dalla coordinatrice cittadina, Lavinia Puzzovio, e dal vicesindaco, Francesco Vetruccio. Il Popolo della Libertà replicherà alle 22.30 circa, sullo stesso palco di piazza De Donno, con l'ex governatore pugliese ed otrantino doc d'adozione, Raffaele Fitto, accompagnato dal gruppo cittadino di opposizione, "Alleanza per Otranto". Unica incognita della serata appare il maltempo. Sebbene in partenza questa potesse apparire una campagna elettorale, priva di spunti particolari e di significati, in realtà, il voto avrà importanti risvolti sull'identità politica cittadina.

La "città dei Martiri", infatti, che, negli ultimi anni, ha rappresentato un forte punto di riferimento soprattutto per un'area moderata, riconoscibile principalmente in Forza Italia, sembra oggi, invece, essere un territorio più incerto e diversificato, in conseguenza anche della ricomposizione politica nazionale e dei suoi stravolgimenti, con l'affacciarsi di nuove realtà partitiche. Se Pdl e Pd appaiono al momento avvantaggiate come maggiori poli di aggregazione, non è da sottovalutare un possibile buon risultato dell'Udc, cresciuto territorialmente e che parte da un discreto 12% alle ultime politiche: si punta a riconfermare il risultato e a potenziarlo. L'Udc può tra l'altro contare su una sensibile componente dell'attuale maggioranza, che sembra riconoscersi nelle idee e nei programmi del partito di Casini. In sostanza, i temi e le attese dei vari partiti in campo non mancano. Più di nicchia le altre formazioni politiche presenti al voto. Bisognerà capire se Otranto sarà politicamente più variegata o se, nonostante i cambiamenti negli schieramenti nazionali, verrà riconfermata una certa omogeneità. Quel che appare certo è che la partita, da qualsiasi punto la si guardi, si gioca al centro.

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