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OTRANTO ASPETTA LA MOSTRA SUL TRICOLORE ITALIANO

I prossimi 30 e 31 ottobre, appuntamento al Castello aragonese con la mostra, organizzata dal 32° Gruppo Radar Am, dal Comune e dall'Esercito italiano: un percorso alla scoperta del tricolore

La mostra del tricolore approda ad Otranto. I prossimi 30 e 31 ottobre, infatti, nella sala rettangolare del castello aragonese di Otranto sarà allestita e presentata una mostra, che rappresenta una vera e propria storia itinerante sull'evoluzione del vessillo, divenuto il simbolo dell'unità nazionale. La mostra è organizzata dal 32° Gruppo Radar A.M., dal comune di Otranto e dall'esercito italiano in occasione della Festa delle Forze Armate, della ricorrenza del 60° anniversario della Costituzione e del 90° anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale.

Il tricolore italiano quale bandiera nazionale nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, come si legge dal sito del Quirinale, quando il parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta "che si renda universale lo stendardo o bandiera cispadana di tre colori verde, bianco e rosso, e che questi tre colori si usino anche nella coccarda cispadana, la quale debba portarsi da tutti". Ma perché proprio questi tre colori? Nell'Italia del 1796, attraversata dalle vittoriose armate napoleoniche, le numerose repubbliche di ispirazione giacobina, che avevano sostituito gli antichi stati assoluti adottarono quasi tutte, con varianti di colore, bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni, chiaramente ispirate al modello francese del 1790. Ed anche i reparti militari "italiani", costituiti all'epoca per affiancare l'esercito di Napoleone, ebbero stendardi che riproponevano la medesima foggia. In particolare, i vessilli reggimentali della legione lombarda presentavano, appunto, i colori bianco, rosso e verde, fortemente radicati nel patrimonio collettivo di quella regione: il bianco e il rosso, infatti, comparivano nell'antichissimo stemma comunale di Milano (croce rossa su campo bianco), mentre verdi erano, fin dal 1782, le uniformi della guardia civica milanese.

Gli stessi colori, poi, furono adottati anche negli stendardi della Legione Italiana, che raccoglieva i soldati delle terre dell'Emilia e della Romagna, e fu probabilmente questo il motivo che spinse la Repubblica cispadana a confermarli nella propria bandiera. Al centro della fascia bianca, lo stemma della Repubblica, un turcasso contenente quattro frecce, circondato da un serto di alloro e ornato da un trofeo di armi.

Ma il percorso del tricolore è stato lungo ed ha attraversato più epoche, dall'era napoleonica a quella risorgimentale culminata nelle guerre d'indipendenza, fino a tutte le vicende delle due guerre mondiali e della storia più recente. L'evento, dunque, vuole proprio raccontare, attraverso immagini e suggestioni quella storia, che appartiene all'Italia.

L'iniziativa prenderà il via il 30 ottobre, nella mattinata, a partire dalle ore 8.30, con la cerimonia dell'alzabandiera e la partecipazione degli alunni di tutte le scuole della città. Nella mattinata del 31, a partire dalle ore 10, nella sala rettangolare, verrà inaugurata la mostra, alla presenza del sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, del preside dell'Istituto Comprensivo "Aldo Moro" di Otranto, Elio Lia, del tenente colonnello Ciro Piergianni, comandante del 32° Gr. Radar A.M., del colonnello Enrico Ciarfera, capo del Centro documentale di Lecce e del tenente colonnello Antonio Cesari, capo Nucleo concorsi del Centro documentale di Lecce.

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