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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Otranto: giovani avvocati a confronto sulla professione

La sezione Anpa Basilicata nel Castello aragonese per discutere di lavoro e di formazione continua, ma non onerosa. Il dibattito ha evidenziato le difficoltà del mondo dei giovani procuratori

I giovani procuratori ed avvocati praticanti della Basilicata si sono ritrovati questa mattina, nella splendida cornice della Sala triangolare del Castello di Otranto, per discutere sulle prospettive professionali del mondo dei giovani legali e sulle strategie dell'Anpa, l'associazione di settore che li rappresenta. Presente all'incontro, l'assessore al Turismo di Otranto, Antonio Schito, che ha fatto gli onori di casa. Il dibattito, che si è protratto per tutta la mattinata, ha evidenziato e sottolineato le difficoltà del mondo dei giovani avvocati, non sempre agevolati nel trovare una propria collocazione nel mondo del lavoro. Particolarmente sentita la questione della formazione, come tassello imprescindibile per accrescere le proprie competenze, al termine di ogni percorso di studio.

Le istanze dei giovani avvocati sono raccolte e condensate nelle parole di Andrea Tosi, segretario dell'Anpa di Matera, che dichiara: "Noi raccogliamo le difficoltà dei giovani legali e dei praticanti, che vivono nel mondo della giustizia attualmente una situazione molto complessa: da un lato si evince la necessità di una formazione continua, dall'altra questa situazione ritarda i percorsi e li rende sempre più difficoltosi; per di più li rende onerosi, visto che le spese per la formazione continua sono spesso a carico di giovani, che appunto non hanno ancora una situazione lavorativa certa".

Aggiunge l'avvocato Tosi: "Come associazione siamo contro una formazione a pagamento, che vessi le già precarie condizioni di chi si affaccia con fatica nel mondo del lavoro". Sulla scelta del luogo, spiega: "Otranto non è casuale: volevamo una location che anche esteticamente ci permettesse di valorizzare quest'appuntamento. Otranto, inoltre, nel suo essere Porta d'Oriente e luogo del dialogo in senso lato, aveva anche una valenza molto metaforica. Dispiace solo che a causa del tempo e di qualche carenza organizzativa, non siamo riusciti a portare tutta la gente che volevamo".

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