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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Otranto: presto sarà pronto il restauro del mosaico

Giovedì prossimo a Bari, presso il Castello Svevo, sarà presentato il progetto di restauro del mosaico nella Cattedrale. Sette mesi fa l'inchiesta di LeccePrima sulla cattiva manutenzione dell'opera

La Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, l'arcidiocesi di Otranto e Ubi Banca Carime presenteranno alla stampa, giovedì prossimo, 15 maggio, alle ore 11, presso il Castello Svevo di Bari - sala Multimediale, il progetto di restauro del pavimento musivo della Cattedrale di Otranto. Alla conferenza stampa di presentazione interverranno Ruggero Martines, Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia, mons. Quintino Gianfreda, vicario generale dell'arcidiocesi di Otranto, Andrea Pisani Massamormile, Presidente di Ubi Banca Carime, che ha aderito all'iniziativa di salvaguardia di un bene artistico di tale valenza, confermando il sostegno e l'attenzione che Banca Carime da tempo rivolge alle attività culturali del territorio, collaborando spesso con numerose soprintendenze.

Alla conferenza, prenderanno parte inoltre Giulia Tamanti, dell'Istituto centrale del restauro di Roma, Attilio Maurano, Soprintendente per i beni architettonici e per il paesaggio per le Province di Lecce, Brindisi e Taranto e Fabrizio Vona, Soprintendente per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici della Puglia. Saranno peraltro predisposti dalla Direzione regionale per i beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, in collaborazione con l'Istituto centrale del restauro di Roma, opportuni interventi diagnostici e conservativi, tesi anche ad assicurarne una migliore fruizione e valorizzazione del mosaico. Il pavimento musivo di epoca medievale, opera secondo la tradizione del monaco greco Pantaleone, rappresenta una delle opere più importanti di quel periodo storico ed è un vero e proprio racconto in immagini di civiltà artistiche e culturali a confronto. La notizia della presentazione di questo restauro arriva esattamente sette mesi dopo che LeccePrima, in un'inchiesta accurata, aveva evidenziato e fatto puntare l'attenzione sullo stato del mosaico di Otranto, privo di un'adeguata manutenzione e sottoposto al rischio di razzie da parte di malintenzionati, che, in cerca di souvenir di fortuna, potevano approfittarne per portar via tasselli dall'opera: diverse le segnalazioni che avevano sottolineato questo pericolo e numerosi gli appelli dei lettori a sollecitare l'intervento degli enti preposti alla tutela del bene.

Qualche detrattore, in passato, aveva persino sostenuto che fosse solo un'operazione giornalistica e che non ci fosse bisogno di alcuna manutenzione. A distanza di sette mesi, la scelta della Direzione Regionale ha dato ragione a quell'inchiesta, e ne è dimostrazione il fatto che lo stesso Ruggero Martines abbia manifestato in quella circostanza attenzione alla denuncia, grazie anche all'Osservatorio Torre di Belloluogo e al Comitato Pro Albero della vita, che hanno preso a cuore questa battaglia. Il grande storico italiano, Franco Cardini, che per primo aveva sottolineato l'urgenza di un'opera di restauro e di maggior cura per il capolavoro di Pantaleone, scrivendo ai quotidiani locali, aveva invitato i giornalisti ad esercitare l'obbligo morale di un'informazione attenta ai tesori del territorio.

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