Otranto, scheggiano la costa per cospargersi d'argilla
Lo scenario è la Baia dei Turchi e dintorni. Anno dopo anno, i vacanzieri consumano la roccia alla ricerca dell'argilla che si spalmano sul viso e sul corpo come fosse un unguento miracoloso
OTRANTO - Il deturpamento dell'ambiente dipende spesso da comportamenti superficiali o irresponsabili dei comuni cittadini. E' il caso che si è verificato sul litorale otrantino, presso la Baia dei turchi, dove da troppo tempo esiste l'abitudine, poco o mai sanzionata, di cospargersi il corpo con l'argilla ricavata dalla roccia friabile. Per questo motivo la segnalazione che segue è solo una delle tante accumulatesi nel tempo. E' possibile che un malcostume che tutti i frequentatori del posto conoscono debba ripetersi impunemente?
Di Antonio Zaminga
Vorrei denunciare come si parli spesso di erosione naturale della costa salentina, e come la Regione e Provincia dovrebbero fare qualcosa per >salvaguardare il territorio. Eppure giovedi 28, arrivando al mare verso le 15 zona Santo Stefano - Baia dei turchi (Otranto), ci accorgiamo insieme ad un amico come l'erosione della costa non sia dovuta solo ad un processo naturale, ma che, come sempre, c'è la mano dell'uomo. Infatti, due coppie romane, con numerosa prole al seguito, forse informate da qualche altro esteta del corpo, erano occupate a ricoprirsi l'intero corpo con l'argilla ricavata dalla roccia, frantumando la roccia, sgretolandola in palline, ricavando del fango da cospargersi addosso.