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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Otranto: stato calamità per ingenti danni alle colture

Lo richiede il primo cittadino Luciano Cariddi, a seguito della documentazione dei danni: colpite le colture olivicole, orticole e vitivivaistiche. Merico: "Parecchi appezzamenti resi improduttivi"

OTRANTO - Il sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, chiede lo stato di calamità dei danni causati dalla violenta grandinata nella mattinata di sabato. L'estate di Otranto, dunque, si apre sotto il segno del maltempo e della conta dei danni, che un'inattesa precipitazione ha provocato nella città dei Martiri.

"Parecchi appezzamenti di terreno sono stati resi purtroppo improduttivi - spiega l'assessore comunale alle risorse agricole, Daniele Merico, che si è prontamente mosso per documentare l'entità dei danni -, basti pensare ad intere distese di ortaggi e a numerosi piantonai di barbatelle totalmente distrutti". L'assessore evidenzia come questa catastrofe si verifichi proprio in un momento in cui il comparto agricolo attraversa un periodo di profonda crisi: "Mi auguro - sottolinea Merico - che la nostra richiesta venga accolta e che i produttori possano ricevere un risarcimento".

La richiesta avanzata dal primo cittadino è stata presentata attraverso una lettera, inviata questa mattina al Dipartimento di Protezione Civile di Roma, alla Regione Puglia e alla Provincia di Lecce. Nello specifico, sabato scorso, mentre in città si allestivano gli ultimi preparativi per la Notte Rosa, un violento nubifragio si è abbattuto sulla parte nord del territorio comunale, arrecando considerevoli danni alle colture, in particolare a quelle olivicole, orticole e vitivivaistiche, compromettendone le piantagioni sì da escludere qualsiasi raccolta.

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