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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Le vie del gas sono “infinite”. Poseidon, firmata concessione demaniale

Nonostante il parere negativo del consorzio azero Shaz Deniz, prosegue l'iter del gasdotto con approdo ad Otranto: a Gallipoli, siglato oggi l'atto di concessione dell'area demaniale necessaria alla realizzazione dell'opera

OTRANTO - Nonostante il consorzio Shah Deniz, quello dei padroni del gas, chiamati a trasferire le risorse energetiche dal Mar Caspio all’Europa, ha già chiarito in sede internazionale un anno fa di preferire il progetto del gasdotto Tap a quello Igi-Poseidon (Itgi) per la tratta che coinvolgerà l’Italia, prosegue l’iter autorizzativo dell’infrastruttura che dovrebbe vedere la luce nella città dei Martiri.

Oggi il percorso di Igi Poseidon SA si arricchisce di un tassello importante con la firma presso la Capitaneria di Porto di Gallipoli dell’atto di concessione demaniale che concede alla società per 40 anni l’area demaniale necessaria alla realizzazione dell’approdo del Gasdotto Poseidon nel Comune di Otranto. L’atto di concessione conclude positivamente l’iter autorizzativo in territorio italiano, per il quale è stata ottenuta la pronuncia di compatibilità ambientale da parte del Ministero dell’ambiente nel 2010 e il decreto di autorizzazione unica da parte del Ministero dello Sviluppo economico, con l’intesa della Regione Puglia, nel 2011.

Il punto di approdo, il percorso terrestre e la localizzazione della cabina di misura nel territorio otrantino sono state definiti in accordo con l’amministrazione comunale, con cui è in essere un’apposita convenzione, utilizzando in larga parte il corridoio e le servitù dell’esistente cavo elettrico di collegamento con la Grecia e così minimizzando gli impatti sul territorio. Igi Poseidon prosegue, quindi, le attività di sviluppo propedeutiche all’avvio della fase realizzativa, che prevedono la finalizzazione delle procedure europee già in corso per l’aggiudicazione dei contratti di fornitura e costruzione.

Una brutta notizia per gli ambientalisti che avevano ritenuto il pronunciamento del consorzio azero come una pietra tombale almeno su uno dei due progetti di gasdotto. E, invece, sia Poseidon che Tap continuano a risultare progetti ancora in essere, ma con un’oggettiva differenza: il gasdotto Edison, almeno dal punto di vista procedurale, appare in netto vantaggio, godendo, peraltro, della preferenza del governo italiano; i padroni del gas, invece, hanno già evidenziato la propria predilezione per l’infrastruttura con approdo a San Foca. Una guerra del gas tutta ancora da definire e che vede il Salento, in un modo o nell’altro,epicentro di questo gioco delle parti.

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